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"Etichetta di origine, presentato disegno di legge"
fonte InSic.it / Sicurezza alimentare
30/01/2009 - Il presidente della Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, Paolo Scarpa Bonazza Buora, ha presentato un disegno di legge affinché sia obbligatoria, nell'etichettatura dei prodotti alimentari immessi in commercio sul territorio italiano, l'indicazione del luogo di origine e provenienza della materia prima agricola utilizzata.
"La tutela dell'interesse dei cittadini-consumatori ad una completa e non ingannevole informazione circa la natura e le caratteristiche dei prodotti alimentari acquistati, nonché la difesa degli interessi economici del made in Italy agroalimentare – ha commentato Scarpa – devono sostanziarsi nell'adozione di regole certe in materia di etichettatura di tali prodotti. L'obiettivo è quello di tutelare i consumatori garantendo loro al contempo di poter operare scelte economiche consapevoli quale risultato di un giudizio comparativo da compiere di fronte alle alternative offerte dal mercato".
Il disegno di legge è stato molto apprezzato da Federconsumatori. "Quella dell'indicazione obbligatoria - si legge in un comunicato della federazione – del luogo di origine e provenienza della materia prima agricola su tutte le etichette dei prodotti alimentari è una questione che, da sempre, abbiamo rivendicato con forza, non solo in occasione di traumi alimentari quali BSE, influenza aviaria e contaminazioni da diossina nelle carni suine. Ben venga quindi, il disegno di legge presentato da Scarpa".
Soddisfazione è stata espressa anche dall’associazione agricola Coldiretti.
"Lo scandalo del latte alla melamina e quello della carne di maiale irlandese alla diossina – ha affermato il presidente Sergio Marini – avrebbero fatto meno paura se in Italia fosse già entrato in vigore l'obbligo di indicare il luogo di origine e provenienza della materia prima agricola utilizzata per tutti gli alimenti".
Secondo l'indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (98%) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti. Colmare questo ritardo - conclude Marini - consentirà alle nostre imprese, cooperative e consorzi agrari di valorizzare concretamente il prodotto agricolo nazionale con filiere agroalimentari Made in Italy dal campo alla tavola che potranno avvalersi dei sostegni alla promozione all'estero attraverso lo strumento del credito di imposta.
"La tutela dell'interesse dei cittadini-consumatori ad una completa e non ingannevole informazione circa la natura e le caratteristiche dei prodotti alimentari acquistati, nonché la difesa degli interessi economici del made in Italy agroalimentare – ha commentato Scarpa – devono sostanziarsi nell'adozione di regole certe in materia di etichettatura di tali prodotti. L'obiettivo è quello di tutelare i consumatori garantendo loro al contempo di poter operare scelte economiche consapevoli quale risultato di un giudizio comparativo da compiere di fronte alle alternative offerte dal mercato".
Il disegno di legge è stato molto apprezzato da Federconsumatori. "Quella dell'indicazione obbligatoria - si legge in un comunicato della federazione – del luogo di origine e provenienza della materia prima agricola su tutte le etichette dei prodotti alimentari è una questione che, da sempre, abbiamo rivendicato con forza, non solo in occasione di traumi alimentari quali BSE, influenza aviaria e contaminazioni da diossina nelle carni suine. Ben venga quindi, il disegno di legge presentato da Scarpa".
Soddisfazione è stata espressa anche dall’associazione agricola Coldiretti.
"Lo scandalo del latte alla melamina e quello della carne di maiale irlandese alla diossina – ha affermato il presidente Sergio Marini – avrebbero fatto meno paura se in Italia fosse già entrato in vigore l'obbligo di indicare il luogo di origine e provenienza della materia prima agricola utilizzata per tutti gli alimenti".
Secondo l'indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (98%) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti. Colmare questo ritardo - conclude Marini - consentirà alle nostre imprese, cooperative e consorzi agrari di valorizzare concretamente il prodotto agricolo nazionale con filiere agroalimentari Made in Italy dal campo alla tavola che potranno avvalersi dei sostegni alla promozione all'estero attraverso lo strumento del credito di imposta.
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