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"L'obiettivo è zero infortuni"

fonte Italia Oggi / Formazione ed informazione

03/02/2009 - Il primo mese dei corsi 16 ore si è appena concluso. I dati ufficiali dimostrano una significativa partecipazione da parte delle imprese. Riscontri molto positivi si hanno da parte dei lavoratori. L’impegno delle parti sociali diviene ora particolarmente importante. Sulle 16 ore la posizione dei tre sindacati confederali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil è stata da subito fortemente favorevole. «E’ da molto tempo che come sindacato ci battiamo affinché i nuovi lavoratori dell’edilizia vengano formati ed informati preventivamente sui rischi che possono incontrare lavorando in un cantiere», ha affermato Domenico Pesenti segretario generale della Filca. «Fare prevenzione è una cosa importantissima, specialmente in un settore che, purtroppo, vanta il primato di infortuni per lo più mortali». Si trova d’accordo Giuseppe Moretti, segretario generale della Feneal, che ha sottolineato come, «grazie a questa innovazione, tutti dovranno ricevere una formazione di base prima di mettere piede in cantiere e questo fornirà dei risultati importanti per quanto riguarda l’andamento degli infortuni che è in calo ormai da oltre un decennio». Ha aggiunto Walter Schiavella, segretario generale della Fillea che «in questa scelta sono ben sintetizzate Pattenzione alla qualità del lavoro in termini di sicurezza e di formazione e quella alla legalità in termini di regolarità del lavoro». Dal primo gennaio le 16 Ore sono divenute operative. Nel primo mese è stata superata la soglia dei 1.200 lavoratori iscritti, nonostante si tratti del primo mese e praticamente i corsi siano iniziati, con pochissime eccezioni, il 13 gennaio. Si tratta di un traguardo quantitativo importante, ma i sindacati guardano con altrettanta attenzione a fattori qualitativi, primo fra tutti riuscire davvero ad entrare in cantiere con il piede giusto. Domenico Pesenti di Filca ha con fermato il feedback positivo da parte dei lavoratori che hanno seguito i corsi 16 Ore: «Il beneficio principale che i lavoratori hanno riscontrato è sicuramente quello di essere consapevoli dei rischi che possono incontrare quando iniziano a lavorare nei cantieri, di come muoversi nell’ambito del luogo di lavoro e sentirsi quindi più tutelati e sicuri. Questa formazione attraverso l’obbligo delle 16 ore costringe tutto il sistema degli enti paritetici a lavorare di comune accordo e quindi a fare sistema, con scambi reciproci di informazioni. Inoltre costituisce anche uno stimolo per i lavora tori a rimanere nel settore edile. Infatti, attraverso quest’offerta formativa continua si possono creare i presupposti per un per corso virtuoso all’interno delle costruzioni». Anche Walter Schiavella ha confermato i risultati positivi: «tutti i feedback che abbiamo ricevuto ci parlano di una gran de attenzione dei lavoratori formati agli aspetti connessi all’organizzazione del cantiere e soprattutto ai suoi aspetti pratici a partire da quelli per la sicurezza, elementi questi cui le scuole edili hanno prestato particolare attenzione». Per Giuseppe Moretti «il tra guardo comune cui dobbiamo tendere è quello dello zero infortuni attraverso una capillare e radicata diffusione della cultura della sicurezza. Per questo motivo il nostro proposito è ben presto tutto il turnover dell’edilizia venga coinvolto». Moretti ha assicurato che «la sicurezza è un tema sensibile, per cui tutto ciò che possa seria mente implementare una cultura antinfortunistica rafforzando la sicurezza sui luoghi di lavoro, è apprezzata e sostenuta dai lavoratori così come dalle strutture sindacali del territorio». La divulgazione e la giusta comunicazione dell’iniziativa hanno assunto un ruolo determinante affinché le imprese si predisponessero da subito ad inviare i neo assunti alle scuole edili per partecipare ai corsi. Il coinvolgimento dei sindacati è stato immediato e determinante. «Oltre alle azioni di coordinamento, in formazione e divulgazione», ha commentato Schiavella di Fillea Cgil, «che stiamo compiendo a livello nazionale, stiamo sostenendo il lavoro di tutte le nostre strutture provinciali non solo nell’azione diretta di informazione, ma cercando di declinare la stessa azione negoziale sul territorio agli obiettivi di qualità e legalità che sono il presupposto di questo istituto contrattuale».La stessa prontezza ha caratterizzato la Fenea Uil: «Da quando ha avuto avvio la campagna di comunicazione delle sedici ore ci siamo da subito impegnati ad appoggiare l’azione del Formedil con incontri con le strutture territoriali per il lancio della campagna e attraverso l’utilizzo dei nostri mezzi stampa siti web, riviste interne, web tv» ha confermato Moretti, « appoggiando le varie iniziative al fine di coinvolgere quanto più possibile tutti a partire dai lavoratori». La Filca, ci ha confermato Pesenti, «ha sostenuto la campagna informativa che il Formedil ha avviato già da qualche mese con tutti i mezzi di cui dispone, in particolare attraverso assemblee con i rappresentanti sindacali e con gli amministratori di riferimento che operano nelle diverse scuole edili». Perché questa azione sia pienamente efficace però, ha chiuso Schiavella, « sarebbe necessario non solo l’impegno delle parti sociali, ma un comportamento coerente del governo teso a definire un sistema di regole e controlli capaci di indirizzare il settore su questi obiettivi in maniera più decisa». Le risposte dei consulenti Domanda. Cosa si insegna al corso delle 16 Ore? Risposta. Il corso delle 16 Ore è stato progettato per quei lavoratori che non hanno mai operato nel settore dell’edilizia. Di conseguenza viene insegnato 1’Abc del lavoro, ovverosia il minimo etico per sapersi muovere in cantiere in modo produttivo e sicuro. La formazione è tutta pratica e si svolge nei cantieri-scuola della locale scuola edile, con un approccio mirato a permettere al nuovo lavoratore di svolgere in modo professionale e sicuro le principali mansioni che normalmente vengono assegnate ad un nuovo ingresso. Tutte le mansioni lavorative sono insegnate in stretta ed imprescindibile connessione con quanto previsto dalla normativa per quel che riguarda la protezione e la prevenzione degli infortuni. Sicurezza e produzione sono un binomio inscindibile nei corsi delle 16 Ore realizzati dalle scuole edili. D. Chi è responsabile in caso di infortunio del lavoratore durante il corso? R. Le scuole edili gestiscono ogni anno migliaia di allievi in cantieri scuola completamente sicuri: non si sono mai verificati incidenti, nemmeno durante la fase della formazione pratica. In ogni caso ogni lavoratore in fase di formazione viene coperto con le polizze assicurative che tutte le scuole edili stipulano con gli operatori privati ed Inail.

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