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"Salerno, Intervento sulla sicurezza sul lavoro da parte della Provincia."
fonte valloweb.com / Sicurezza sul lavoro
11/07/2007 - Ancora una volta ad occupare le colonne dei quotidiani provinciali sono le notizie di tragiche morti sul lavoro, morti bianche che si aggiungono alle tante che quotidianamente si verificano nel nostro Paese, dove le vittime spesso sono lavoratori schiavi di un sistema viziato e malavitoso. Il tragico episodio che ha visto protagonista uno dei tanti extracomunitari clandestini, bracciante nella piana del Sele investito dal cingolato utilizzato nei campi, è una riprova di quanto sia radicato il fenomeno del lavoro sommerso e della tragica realtà del caporalato, un racket diffusosi a macchia d’olio nel settore dell’agricoltura.
La sicurezza sul lavoro e, dunque, il fenomeno della clandestinità e del lavoro nero sono temi di scottante attualità, su cui la Provincia di Salerno tenta di puntare i riflettori anche alla luce degli ultimi dati statistici, in cui quasi in 90% degli infortuni sono dovuti al comportamento a rischio delle persone. Sebbene sia solo una goccia nel mare si è voluto investire molto in risorse ed energie sulla partecipazione attiva delle aziende, che diventano protagoniste di un nuovo modo di fare impresa, nel pieno rispetto delle norme che tutelano la “risorsa lavoro”. Azioni semplici e mirate: attuare la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro e predisporre servizi che sappiano soddisfare le esigenze del dipendente, che diviene soggetto non più passivo nel garantire un concreto rispetto della sua e dell’altrui salute.
Sulla scia del D.Lgs 626/94, la Provincia fa proprie ad esempio le indicazioni legislative in materia di informazione e formazione per predisporre interventi mirati alla tutela e alla prevenzione dei rischi, e quindi alla salute dei lavoratori. Si punta a favorire il radicarsi di una maggiore coscienza della sicurezza, quale fattore determinante per consolidare un nuovo sistema aziendale basato sulla prevenzione. C’è ancora molto da fare e l’impegno delle istituzioni deve andare in questa direzione: una ferrea condanna dello sfruttamento e della precarietà, una linea dura per difendere e tutelare diritti e doveri dei cittadini lavoratori nel pieno rispetto delle regole.
La sicurezza sul lavoro e, dunque, il fenomeno della clandestinità e del lavoro nero sono temi di scottante attualità, su cui la Provincia di Salerno tenta di puntare i riflettori anche alla luce degli ultimi dati statistici, in cui quasi in 90% degli infortuni sono dovuti al comportamento a rischio delle persone. Sebbene sia solo una goccia nel mare si è voluto investire molto in risorse ed energie sulla partecipazione attiva delle aziende, che diventano protagoniste di un nuovo modo di fare impresa, nel pieno rispetto delle norme che tutelano la “risorsa lavoro”. Azioni semplici e mirate: attuare la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro e predisporre servizi che sappiano soddisfare le esigenze del dipendente, che diviene soggetto non più passivo nel garantire un concreto rispetto della sua e dell’altrui salute.
Sulla scia del D.Lgs 626/94, la Provincia fa proprie ad esempio le indicazioni legislative in materia di informazione e formazione per predisporre interventi mirati alla tutela e alla prevenzione dei rischi, e quindi alla salute dei lavoratori. Si punta a favorire il radicarsi di una maggiore coscienza della sicurezza, quale fattore determinante per consolidare un nuovo sistema aziendale basato sulla prevenzione. C’è ancora molto da fare e l’impegno delle istituzioni deve andare in questa direzione: una ferrea condanna dello sfruttamento e della precarietà, una linea dura per difendere e tutelare diritti e doveri dei cittadini lavoratori nel pieno rispetto delle regole.
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