Aromi e claim... parla l'EfsaTempi duri per l'industria alimentare.Nel mirino dell'Efsa ci sono infatti due pratiche trasversalmente diffuse fra le imprese di questo settore: l'impiego di piante aromatiche e i claim. «Per aprile prossimo», anticipa a ItaliaOggi Catherine Geslain-Lanéelle, direttore esecutivo dell'Efsa, «pubblicheremo un parere scientifico contenente una metodologia da noi sviluppata e testata per valutare i potenziali rischi per la salute umana derivanti dalle nuove modalità d'impiego delle piante aromatiche come antibatterici naturali da parte dell'industria alimentare». Sotto la lente d'ingrandimento dell'Efsa ci sono in particolare alcune spezie provenienti dall'Asia, cui i consumatori europei non erano stati finora esposti, e che, soprattutto se utilizzati in quantità relativamente elevate, potrebbero causare disturbi all'organismo dei cittadini della Ue. Non pochi grattacapi creerà alle industrie alimentari anche il giudizio dell'Efsa sulla veridicità o meno delle promesse di benefici per la salute di tanti prodotti oggi in commercio. L'authority assolve la taurina. L'Efsa «assolve» la taurina e il d-glucuronolattone, due ingredienti degli energy drink, sulla cui sicurezza il Comitato scientifico per l'alimentazione (Scf) dell'Unione europea, nel 2003, aveva avanzato dei dubbi (non aveva escluso che la taurina potesse avere effetti dannosi a livello cerebrale e il d-glucuronolattone a livello renale). Gli esperti scientifici dell'EFSA, in base alle conoscenze scientifiche oggi disponibili, concludono che l'esposizione a queste due sostanze attraverso un consumo abituale a livelli sia alti che moderati di bevande energetiche (da 125 a 350 ml al giorno ossia da 0,5 a 1,5 lattine di energy drink) non desta preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza.