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"Un deserto da coltivare"

fonte Il Sole 24 ore Nòva, A. Carobene / Agroalimentare

26/03/2009 - Ogni singolo granello di sabbia è rivestito dall'additivo proprietario Sp-Hfs 1609 per uno spessore nanometrico che lo rende idrorepellente attraverso un processo approvato dall'Agenzia federale tedesca per la protezione dell'ambiente. Questa sabbia permette di recuperare fino al 75% dell'acqua che cade nel deserto ed è sufficiente metterne uno strato sotto le radici delle piante per creare le condizioni adatte alla loro crescita. L'utilizzo di questa soluzione, proposta in collaborazione con la società Flexon Trading Middle East, consente anche di irrigare le coltivazioni una volta al giorno, invece delle cinque-sei richieste abitualmente nelle culture del deserto. La Banca mondiale stima infatti che l'85% dell'acqua consumata in Medioriente e in Africa occidentale sia destinata a irrigare. Un'agricoltura che richiede meno acqua sarebbe davvero una rivoluzione verde, e non è un caso che la sabbia idrofobica abbia riscosso da subito molta attenzione, come conferma il managing partner Marco R. Russ di Flexon Trading Middle East.

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