È salito a 4 il numero degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Nicola Abruzzese, l'operaio di 56 anni scomparso venerdì pomeriggio mentre veniva sottoposto ad una tac nell'ospedale "BONOMO" di Andria dove era stato ricoverato dalla mattina per una profonda ferita ad una coscia provocata, secondo i carabinieri, dopo essere stato trascinato per alcuni metri da un nastro trasportatore meccanico all'interno di un cantiere edile di proprietà del cugino sulla provinciale 231. Il magistrato del tribunale di Trani Marco D'Agostino non crede alla prima versione dei fatti secondo la quale l'uomo si sarebbe ferito cadendo da una bicicletta e per questo, nonostante quanto finora accertato, ha disposto l'autopsia sul cadavere dell'operaio che tra l'altro non sarebbe mai stato assunto e per giunta non avrebbe mai potuto avvicinarsi nei pressi di un nastro trasportatore. Le indagini sono state affidate agli uomini dello SPESAL, il servizio di prevenzione sugli infortuni del lavoro che fa capo alla asl BAT.

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