22/06/2009 - È arrivato il via libera della Commissione Europea al gelato OGM non etichettato. Ferma l'opposizione dell'associazione Adoc, che denuncia "l'ennesimo caso di danno a carico dei consumatori". No al gelato che non si scioglie – dichiara il presidente Carlo Pileri – l'Unione Europea continua ad adottare politiche a favore esclusivamente delle imprese, ignorando e calpestando i diritti dei consumatori. Autorizzando il commercio del gelato prodotto con la proteina Isp, derivata da un lievito geneticamente modificato che rallenterà il suo scioglimento e non etichettandolo come prodotto OGM – aggiunge – la Commissione Europea lede il diritto alla corretta informazione dei consumatori, che non potranno sapere che tipo di gelato stanno acquistando e le sue implicazioni sulla loro salute. Non solo, viene arrecato un grave danno anche al Made in Italy e alla sua notevole produzione di gelato artigianale". "La proteina strutturante del ghiaccio del tipo III HPLC 12 è stata inserita nella categoria dei “novel foods” – precisa la Fondazione Diritti Genetici – e potrà essere usata come ingrediente alimentare ad un livello massimo dello 0,01% nel ghiaccio commestibile e in sostituzione di alcuni amidi nei prodotti a ridotto apporto calorico. Benchè la Unilever difenda la sicurezza del proprio ritrovato sostenendo che il lievito transgenico viene rimosso nel prodotto finale, è bene ricordare che il parere dell'ente preposto all'approvazione dei “novel food” (ACNFP) ne aveva proposto l'etichettatura come prodotto OGM, possibilità che è stata invece esclusa dalla Commissione, che indicherà il nuovo ingrediente semplicemente come "proteina Isp". L'Unilever, dal suo canto, precisa, in una nota, che "l’azienda non commercializza in Italia nessun prodotto contenente ISP (Ice Structuring Protein). In altri Paesi, come Stati Uniti e Nuova Zelanda, sono invece già da tempo prodotti e commercializzati gelati contenenti questa proteina, che - precisa l'azienda - non è una proteina geneticamente modificata".

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