14/07/2009 - Sicurezza sul lavoro: la parte civile costituita in giudizio può proporre ricorso in cassazione per la tutela dei suoi interessi civilistici anche contro il verdetto di secondo grado che, ribaltando il primo, ha assolto il titolare della posizione di garanzia dal reato di omicidio colposo - per la morte di un suo operario - perché il fatto non sussiste. È quanto emerge dalla sentenza 26391/09 con cui la Cassazione, nell'accogliere il ricorso della parte civile e nel ricordare che la sentenza di secondo grado aveva escluso la responsabilità per colpa di un capo cantiere per accidentale precipitazione di un suo operaio, ha affermato che l'imputato - nella sua qualità - è comunque venuto meno all'obbligo di dotare di idonei parapetti l'ambiente di lavoro. Ambiente che presentava, nel corso dei lavori di costruzione del cavalca-ferrovia, il reale pericolo di cadute dei prestatori di opera dall'alto. Insomma, una simile inosservanza di doverose cautele e di precisi obblighi di legge - ricadendo su soggetto in posizione di garanzia - sostanzia la sua responsabilità sia pur ai soli fini civili in relazione all'evento-infortunio, avvenuto ai danni del lavoratore in correlazione causale con la evidenziata condotta omissiva ed inadempiente degli obblighi di legge. (b.m.).

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