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"Scaduto il termine per mettere a norma le discariche"
fonte Commissione europea / Ambiente
20/07/2009 -
A partire dal 16 luglio 2009 tutti gli Stati membri dell’UE a cui non sono state concesse proroghe devono garantire che le discariche non a norma esistenti prima dell’adozione della direttiva sulle discariche (Direttiva del Consiglio CE 1999/31/Ce del 26/4/1999) rispondano ora alle disposizioni previste. La direttiva punta a prevenire o ridurre gli effetti negativi delle discariche di rifiuti sull’ambiente, ed in particolare sulle acque di superficie e sotterranee, sul suolo, sull’aria e sulla salute umana, e definisce linee guida rigorose per la gestione dei siti. La Bulgaria, la Polonia e la Romania hanno beneficiato di proroghe delle scadenze con obiettivi annuali decrescenti per il quantitativo di rifiuti da smaltire in alcune discariche non conformi. Dai dati statistici più recenti, che risalgono al 2008 e riguardano i 12 nuovi Stati membri, emerge l’esistenza di circa 1.600 discariche non a norma. Verso la fine dell’anno, quando saranno disponibili i dati definitivi, si dovrebbe avere un quadro più preciso della situazione in tutti gli Stati membri. La Commissione sta verificando la conformità in tutta l’UE e se alcuni siti nazionali continueranno a funzionare nel mancato rispetto delle norme europee la Commissione valuterà la possibilità di intraprendere un procedimento nei confronti degli Stati membri interessati. Nel recente passato la Commissione ha già proceduto nei confronti di Spagna, Francia, Italia, Irlanda e Grecia. La Corte di giustizia europea ha ritenuto che questi Stati membri non avessero rispettato gli obblighi in materia di smaltimento dei rifiuti. La Commissione sta verificando da vicino i progressi realizzati per accelerare l’impegno e dare attuazione alla normativa UE in materia di ambiente.
Le discariche devono essere gestite e controllate efficacemente. I siti delle discariche che non sono gestiti adeguatamente possono rappresentare un grave rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Le discariche sono fonti di percolato e gas metano. Il percolato – cioè il liquido che fuoriesce da una discarica – può contaminare le acque sotterranee, rendendole inadatte al consumo umano. I rifiuti biodegradabili, comprendenti rifiuti di giardino, cucina e rifiuti alimentari, possono produrre metano, un gas serra con un potenziale di riscaldamento 25 volte più elevato rispetto all’anidride carbonica e uno dei gas che contribuisce maggiormente ai cambiamenti climatici. Il gas di discarica rappresenta più del 2% delle emissioni di gas serra dell’UE. La direttiva sulle discariche definisce requisiti rigorosi per il percolato e le emissioni di gas di discarica.
Obiettivi di riduzione per il conferimento in discarica di rifiuti urbani biodegradabili. A partire dal 16 luglio gli Stati membri devono anche dimezzare, rispetto ai livelli del 1995, il quantitativo di rifiuti urbani biodegradabili conferiti in discarica. In altri termini, questi rifiuti dovranno essere destinati ad altre forme di gestione più compatibili con l’ambiente come il compostaggio o l’incenerimento con recupero di energia. La Commissione ha chiesto informazioni in merito agli Stati membri per verificare la conformità a tale obiettivo. La prossima data importante sarà il 2016, quando l’obiettivo di riduzione passerà al 65% rispetto ai livelli del 1995.
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