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"Cibo avariato, “ritirate” 900 tonnellate"

fonte Avvenire / Sicurezza alimentare

29/07/2009 - Mozzarelle mescolate alla ricotta, pane di segale con additivi vietati, formaggi e pasta fresca conservati male. Migliaia di uova sprovviste d'etichette per la “tracciabilità” , bevande analcoliche “alterate” , carni scadute. E addirittura un'azienda di cosmetici si era messa a confezionare abusivamente cioccolatini. In totale sono 900 le tonnellate di prodotti alimentari sequestrate tra Milano, Brescia, Cremona, Parma, Genova, Torino, Verona, Udine, Trieste e Gorizia. È il risultato dell'operazione “Cibo sicuro” . Un maxi sequestro effettuato tra giugno e luglio dal Nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma (Nas) che ha portato alla denuncia per frode in commercio 20 persone, 11 nel Milanese. «La scoperta conferma la necessità di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola che nel 2008 hanno visto un boom: 32%», ha tuonato Coldiretti. Nella rete del Nas, sono finite due aziende del Milanese: 3,5 tonnellate di preparati per la pizza trovati in pessimo stato dl conservazione e 2,7 tonnellate di sostanze non ammesse dalla legge nella produzione di formaggi a pasta filata. In città, sono state inoltre confiscate 5.200 confezioni di bevande analcoliche provenienti dal Sudamerica, per un valore di 12mila euro, contenenti acido benzoico in dosi superiori a quelle consentite. La gran parte dei prodotti è stata comunque requisita nel Cremonese: oltre 800 tonnellate. In alcuni discount sono state trovate, infatti, più di 4mila confezioni di formaggi,yogurt, dolci e latte in cattivo stato di conservazione o tenuti nei frigoriferi a bassa temperatura. A questi si aggiungono 300 chili di mozzarella, allungata con ricotta per aumentarne la resa: 3,5 milioni di euro il valore. Infine, un'azienda produttrice di cosmetici, per arrotondare, confezionava cioccolatini prodotti da una nota casa dolciaria con le stesse tecniche e gli stessi macchinari utilizzati per i profumi: 26.480 le confezioni. «Servono più controlli per tutta l'estate e per i responsabili, il divieto di tornare ad operare nel settore», ha ribadito il Codacons. I controlli a Brescia hanno permesso di sequestrare 8mila chili di formaggio scaduti o mal conservati. Nel Veronese, sono oltre 24mila i pacchi di ravioli freschi tolte dal mercato perché con etichette alterate. Da Genova a Torino, 18mila confezioni di pane di segale integrale e farro, sono state tolte dagli scaffali per avere all'interno un additivo chimico non consentito, l'ortofenilfeolo. In un centro d'imballaggio di uova in provincia di Treviso, sono state requisite 4Omila uova. In due stabilimenti di Trieste e Gorizia, oltre 30mila chili di prodotti caseari conservati e congelati in modo irregolare, per un valore complessivo di 30mila euro. Un grave problema quindi. Ma come si potrebbe risolvere? Per la Federconsumatori «il Governo dovrebbe intervenire con sanzioni, anche penali, che facciano passare la voglia di smerciare prodotti adulterati. «Evitare l'acquisto di prodotti sottoprezzo, controllare sempre le etichette e rivolgersi a negozi qualificati», sono invece le raccomandazioni del Nas.

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