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"Raee, consegna diretta nei negozi"
fonte Italia Oggi sette, D. Lui / Ambiente
19/10/2009 - Dopo una lunga attesa è arrivato il momento del decreto «uno contro uno» destinato a far decollare il sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti elettronici (i cosiddetti Raee). Secondo le indiscrezioni raccolte, l’annuncio dovrebbe arrivare in occasione di Ecomondo (28-31 ottobre, presso la Fiera di Rimini). Ua scelta non casuale se si considera che la rassegna romagnola è l’appuntamento di riferimento per il settore del recupero delle materie è l’energia sostenibile. Si tratterebbe di una svolta per il mercato», commenta Danilo Bonato, direttore generale di Re Media consorzio che gestisce i Raee. Il decreto sarà quindi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale intorno a fine anno, in modo da diventare operativo, trascorsi 45 giorni, a inizio febbraio Una scelta motivata dalle preoccupazioni sollevate nelle ultime settimane dai negozianti, che, temevano. di trovarsi a fare i conti con, l’avvio del nuovo sistema in prossimità delle feste natalizie, il periodo più importante per le vendite al dettaglio in molti settori. Con l’avvio dello scambio uno contro uno, i consumatori non dovranno più andare alla ricerca di un centro di raccolta: al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto (personal computer, televisore, forno e così via), il vecchio apparecchio elettrico ed elettronico dello stesso tipo potrà essere consegnato gratuitamente presso il punto vendita e/o presso uno spazio ad hoc individuato dallo stesso rivenditore. Il cittadino dovrà compilare un modulo di consegna che accompagnerà il vecchio prodotto fino al centro di raccolta finale, in modo da tenere una traccia dettagliata dei vari passaggi ed evitare smaltimenti scorretti di rifiuti. Questo comporterà per gli esercenti un aggravio delle procedure, che potrebbe creare difficoltà nelle prime settimane di applicazione soprattutto per i negozi di prossimità, meno strutturati sul fronte organizzativo. Il sistema delle riconsegne, previsto dal decreto legislativo n.151/2005, è rimasto fin qui sospeso in attesa appunto del decreto a opera del ministero per l’ambiente. Al momento è impossibile fare una stima sull’impatto del provvedimento, dato che tutto dipenderà dalla sensibilità dei cittadini a consegnare presso i negozi i vecchi apparecchi, ma l’esperienza di altri paesi europei ha dimostrato che si tratta di una via obbligata per far decollare il mercato. «In Francia il 30% della raccolta di Raee avviene attraverso questo canale», commenta Bonato, che ricorda come i cittadini «potranno comunque continuare a consegnare i prodotti presso le isole ecologiche». Per i consorzi di raccolta e trattamento non ci saranno, invece, novità: «Per quanto ci riguarda continueremo a fare il nostro lavoro», osserva il direttore generale di ReMedia, «verosimilmente aumenterà il carico di rifiuti da trattare». Poi si sofferma su un altro punto: «Oggi molti dei rifiuti arrivano nelle isole ecologiche cannibilizzati, privi cioè di alcune componenti come il rame, che ha un valore commerciale importante. Questo ha impatti negativi sull’ambiente perché comporta la dispersione nell’aria delle polveri fluorescenti». Dati in crescita. Intanto la gestione dei rifiuti elettronici continua a crescere nel nostro paese. Secondo quanto emerso nell’ultimo convegno nazionale Raee tenutosi a Bologna, nei primi otto mesi del 2009 i ritiri .presso le isole ecologiche sono passati dai circa 36.500 dello scorso anno a 43 mila, i centri di raccolta serviti sono vicini a quota 3 mila e i rifiuti gestiti sono passati da 65.7l3 tonnellate del 2008 a circa 80mila. La graduatoria regionale vede svettare l’Emilia Romagna, che nel 2008 aveva fatto registrare una raccolta pari a 4.333.268 chilogrammi e che in questa prima parte di anno ha più che triplicato i quantitativi con una raccolta pari raggiungendo quota 14.571.554. In termini reali, da gennaio ad agosto, il riciclo dei Raee in Emilia Romagna ha permesso di evitare emissioni di CO2 per 120 mila tonnellate e risparmiare energia per circa 73.500 MWh. Tra le province risulta in testa Bologna, con 3.164.038 chilogrammi raccolti, seguita poi da Modena con 2.659.947 e Reggio Emilia con 1.884.861. L’Emilia Romagna, che può contare su 340 centri di raccolta, si conferma come la regione con la più alta percentuale di popolazione servita (oltre il 99%), mentre a livello provinciale la classifica per numero di strutture disponibili vede in testa Reggio Emilia con 64, seguita da Modena (58) e Bologna (55): ItaliaOggi Sette è in gado di anticipare, infine, un altro dato che sarà presentato nel corso di Ecomondo: a fine anno nel nostro .paese si raggiungerà quota 3 chilogrammi di rifiuti gestiti pro capite, con un balzo del 50% rispetto al 2008.
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