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"Virus, bimba morta a Padova Fegato donato a una neonata "

fonte Corriere della sera, M.D.B. / Salute

23/11/2009 - ROMA — Per la prima volta da quando è arrivata in Italia l’influenza A ha rallentato la sua corsa. Ma anche ieri ci sono state due vittime. Tra loro una bambina padovana di tre anni, affetta da una grave cardiopatia alla quale si era sovrapposta l’influenza. I genitori hanno scelto di donare gli organi e il fegato è stato trapiantato in una bambina di sei mesi, con atresia alle vie biliari. Secondo il chirurgo Mario Salizzoni, ospedale Le Molinette di Torino dove è stato eseguito il trapianto, «la presenza del virus non creerà problemi perché pensiamo di averlo debellato con uso di antivirali». Che cosa hanno in comune Di Pietro e il viceministro Fazio? Sono cacciatori ed amano il mady in Italy. Per questo usano fucili Beretta, come Putin, re Juan Carlos e i Bush. La scorsa settimana, tuttavia, i casi di contagio non sono aumentati in bambini e adolescenti e questo potrebbe preludere a una fase più tranquilla, durante la quale si si assisterebbe al «passaggio» del virus in altre fasce di popolazione presso le quali la rapidità del contagio è ridotta. Ma all’Istituto Superiore di Sanità Stefania Salmaso chiarisce bene che «non si possono avanzare previsioni, malgrado sembri che la pandemia abbia già raggiunto il picco o stia per raggiungerlo» e che dunque potrebbe essere l’avvio di una fase decrescente. Diversi indicatori sembrano condurre in questa direzione. Negli ospedali è tornata la calma. Al Sant’Andrea di Roma, ad esempio, i medici denunciano una situazione paradossale. I letti che, rispondendo a una circolare della Regione, sono stati messi a disposizione degli eventuali ricoveri per A/H1N1 sono vuoti e i pazienti con altre patologie rischiano di essere portati altrove. I morti sono saliti a 71, con i due casi di ieri, di nuovo in persone con malattie croniche gravi già esistenti. E domani si conclude la consegna di un’altra partita di vaccini alle Regioni: le dosi distribuite saliranno a 3 milioni 891 mila circa. Nella maggior parte dei Paesi europei la malattia è ben contenuta. Finora i casi sporadici di virus mutato individuati in Norvegia e in altri Paesi non si sono ripetuti su larga scala, dunque vengono giudicati «irrilevanti» dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma la sorveglianza deve restare massima. Ecco il senso della circolare del ministero del Welfare dove si raccomanda un uso appropriato dei farmaci antivirali su prescrizione del medico di famiglia e dei servizi ospedalieri. In particolare questo trattamento è poco indicato per i giovani e gli adolescenti, mentre potrebbe Quattro pellegrini arrivati in Arabia Saudita per il tradizionale pellegrinaggio alla Mecca sono morti dopo aver contratto il virus A/H1N1. Le persone decedute sono tre adulti di 75 anni e una ragazza di 17. Secondo il comunicato del ministero della Sanità saudita, «non erano vaccinati e avevano altre gravi malattie». costituire «una buona opzione» per gli anziani. Il pericolo è che utilizzando i farmaci quando non sono necessari si favorisca la selezione di varianti resistenti.

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