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"Corsia privilegiata tra ispettori e professionisti"
fonte Il sole 24 ore, A. Carli / Sicurezza sul lavoro
24/11/2009 - Prende forma il canale privilegiato tra ispettori e "intermediari" per garantire attività di controllo uniforme e trasparente, così come delineato dalla direttiva del ministero lavoro Maurizio Sacconi del 18 settembre 2008. Il ministero ha elaborato una bozza di protocollo d'intesa, che andrà sottoposta agli ordini professionali e delle associazioni dei categoria abilitati agli adempimenti collegati al lavoro (legge 12/79). Lo schema di protocollo è allegato a una comunicazione della direzione generale per l'attività ispettiva (prot.25/Segr/00l8069), pubblicata ieri. Tra i 18 destinatari, Abi, Confindustria, Confcommercio, ma anche consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, consiglio nazionale forense. La redazione della bozza di protocollo va nella direzione di quanto previsto dalla direttiva del ministro Sacconi del 18 settembre 2008 («Servizi ispettivi e attività di vigilanza») che propone un diverso approccio del mondo ispettiva nei confronti delle aziende e di tutti quei soggetti che, per loro conto, in qualità di intermediari qualificati, curano gli adempimenti in materia di lavoro e previdenza. L'Intesa disciplina alcuni profili di natura operativa, per consentire di un iter della verifica ispettiva più snello; d'altra parte punta a un'azione di contrasto dell'abusivismo professionale più efficace. Ad esempio: con il protocollo, il ministero del lavoro si impegna a fornire indicazioni al personale ispettivo affinché provveda a trasmettere, per posta elettronica, il verbale di primo accesso (entro sette giorni dall'adozione del documento) al soggetto abilitato alla consulenza del lavoro, incaricato di tenere la documentazione dell'azienda. Ferma restando la possibilità di trasmissione della documentazione aziendale, richiesta con verbale di primo accesso ispettivo o con successivo verbale interlocutorio, il personale di vigilanza privilegerà 1'esame della documentazione stessa presso lo studio o l'ufficio del soggetto abilitato alla consulenza del lavoro. E ciò soprattutto nel caso in cui la documentazione sia consistente dal punto di vista quantitativo. Il protocollo punta a creare tavoli tecnici congiunti formalizzati a un più stretto raccordo anche di carattere istituzionale, al fine di assicurare soluzioni condivise sulle diverse problematiche tecnico operative. Tramite il protocollo, infatti, le parti si impegnano a realizzare due incontri l'anno, a livello nazionale. Dopo la pubblicazione della bozza, gli ordini professionali e le associazioni di categoria che risultano interessati possono contattare la direzione generale per l'attiyità ispettiva del ministero del Lavoro così da firmare l'intesa.
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