29/01/2010 - Il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici dell’Efsa (Biohaz) ha reso noto che le carni avicole sono una delle maggiori fonti d’infezione umana da Campylobacter. Il documento dimostra che il 20-30% dei casi di infezione nell’Unione Europea sono riconducibili al contatto (preparazione, macellazione, assunzione) di carni avicole. Tuttavia il presidente del Biohaz, Dan Collins, raccomanda di interpretare con cautela i dati raccolti poiché in molti stati membri non sono reperibili i dati relativi alle fonti di contagio del campylobacter. Normalmente tale zoonosi si contrae attraverso l’assunzione di acqua e cibo contaminati. Questa ricerca sulle diverse fonti di infezioni da campylobacter rappresenta un primo tassello di uno studio più ampio che si concluderà nel 2010. Il fine ultimo dell'indagine sarà quello di identificare le diverse soluzioni per ridurre al minimo il rischio di contaminazione nei diversi stadi della filiera produttiva delle carni avicole

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