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"Costruttori insoddisfatti del Piano casa "

fonte Corriere del Mezzogiorno, Michelangelo Borrillo / Edilizia

11/02/2010 - BARI - Il Piano casa ha deluso i costruttori. Questa mattina il coordinatore del consiglio delle regioni dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), il pugliese Salvatore Matarrese, lo dirà in un convegno sull’argomento a Roma in cui è previsto l’intervento del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto. La delusione dei costruttori trova fondamento nella delega dell’attuazione del progetto iniziale alle autonomie locali. «Calabria e Sicilia non hanno ancora approvato il loro Piano casa — ha anticipato al Corriere del Mezzogiorno Matarrese — ed entro la scadenza dello scorso 30 giugno lo avevano fatto solo Toscana e Umbria. A dimostrazione che nell’attuazione la legge ha avuto tempi che si sono allungati. Se a ciò si aggiunge che in molte regioni è previsto che i Comuni adottino una propria delibera per definire i confini entro i quali possono essere realizzati gli interventi, i tempi si allungano ulteriormente: basti pensare che tra i capoluoghi della Puglia, considerando anche Barletta, Andria e Trani, soltanto Lecce ha deliberato il Piano casa. Con questi tempi gli interventi che erano stati presentati come straordinari e di attuazione immediata avranno effetti nel 2012-2013 quando è prevista la ripresa immobiliare. A quel punto un provvedimento che sarebbe dovuto essere anti-ciclico potrebbe addirittura diventare negativo perché il mercato del nuovo potrebbe essere frenato dagli effetti del Piano casa». Ma anche su quanto fatto Ance pone dei rilievi«Gli oneri dell’edilizia di sostituzione— spiega Matarrese— sono indubbiamente più alti rispetto a quelli necessari per la nuova edificazione, per cui gli incrementi volumetrici previsti dalle Regioni, mediamente nella misura dal 30 al 35%, come in Puglia, non sembrano essere in grado di coprire i maggiori costi. Tanto è vero che alcune Regioni, tra le quali il Lazio, hanno previsto premialità comprese tra il 40 e il 60%, sebbene ancorate a casi con finalità specifiche». Matarrese avanzerà anche delle proposte, in particolare quella di un Piano Casa 3 dopo le due precedenti elaborazioni, un «progetto città più snello negli iter burocratici e basato su semplificazioni procedurali, incentivi urbanistici ed equilibrio tra interessi sociali ed economici». Nel dettaglio, la proposta consiste in «un progetto globale per la città che si articola sul mantenimento funzionale della struttura urbana, sulla sostituzione edilizia, sul riordino delle periferie e sul ripristino ambientale, piuttosto che limitarsi agli ampliamenti e alla sostituzione edilizia spot. È necessario, pertanto, codificare un nuovo rapporto tra pubblico e privato che si basi su imparzialità, trasparenza e partecipazione attiva al procedimento riconoscendo, al tempo stesso, le capacità propositive ed esecutive delle imprese».

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