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"La prevenzione parte dagli strumenti"
fonte Il Sole 24 ore / Sicurezza sul lavoro
17/02/2010 - Un lavoratore su tre non indossa calzature di sicurezza. Lo racconta Giuseppe Piazzolla, coordinatore del comitato Calzature di sicurezza dell'Anci, l'associazione che rappresenta i produttori. In realtà, l'Italia non è all'avanguardia nell'usoe nella diffusione di questi particolari tipi di scarpe da lavoro. Infatti le caòzature indossate dai dipendenti aziendali nella maggior parte dei casi sono "vecchie e inadeguate", e non li tutelano abbastanza dagli infortuni. Secondo i dati della ricerca Sita, sono 250mila gli incedenti avvenuti in Italia per il mancato uso dei "dispositivi di protezione individuale", di cui 45mila con coinvolgimento diretto del piede. Il costo di un paio di calzature di sicurezza si aggira sui 30 euro, ma ald di là del prezzo di mercato-afferma Piazzolla-"dobbiamo sottolineare l'importanza della qualità del prodotto, determinante. Per una serie di problemi che è difficile sintetizzare in poco spazio, ci sono una serie di aspetti procedurali che rendono di fatto inefficace la certificazione". Non abbiamo mai "aperto un tavolo di concertazione sull'argomento, perchè questo è un elemento affidato alle diverse situazioni contrattuali e i vari comparti. Le calzature-spiega il segretario Confederale della Uil Paolo Carcassi-sono rilevanti in alcuni ambienti e molto meno in altri, quindi non c'è un avviso comune. Nei settori ci sono differenti attenzioni. Un esempio ci viene fornito dai cantieri edili, in cui i dipendenti sono esposti a rischio decisamente elevato". Il Sita ha ascoltato anche le opinioni dei dipendenti, che hanno manifestato una certa insofferenza verso le calzature pesanti.
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