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"Incidente Enel: primi indagati per omicidio colposo"
fonte redazione salute & sicurezza sul lavoro / Sicurezza sul lavoro
08/04/2010 - Omicidio colposo: questa l'ipotesi di reato su cui indaga la procura di Civitavecchia che ha iscritto nel registro degli indagati numerose persone tra cui anche dirigenti della Centrale Enel di Torre Valdaliga Nord dove, sabato scorso, un operaio ha perso la vita per un incidente sul lavoro. Stando a quanto si apprende, l'iscrizione è un atto dovuto in quanto la Magistratura ora deve accertare se ci sono responsabilità penali e chi debba risponderne. In merito alla vicenda immediati i commenti delle Istituzioni. Il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, esprime il proprio "dolore" per l'incidente e ribadisce che “ogni infortunio nel lavoro, a maggior ragione se mortale suscita legittima emozione e richiama tutte le funzioni pubbliche competenti a vigilare e a promuovere una migliore formazione e informazione per ambienti di lavoro sicuri”. Il neo Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha spiegato che “la Regione può e deve fare molto di più, non solo aumentando le ispezioni nei cantieri, ma anche attraverso la formazione e la informazione nei confronti delle aziende e degli operai". Duro il commento del Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti che critica le modifiche dello scorso anno alle “norme in tema di sicurezza sul lavoro” colpevoli a suo parere di aver contribuito “ad alleggerire le pene e le sanzioni per le imprese che violano le regole, riducendo drasticamente le responsabilità oggettive del management". Cordoglio anche da parte dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma (UIR) che - attraverso una nota del Presidente Aurelio Regina - sottolinea la necessità di garantire la sicurezza sul lavoro, ma esprime anche "preoccupazione per la decisione presa dal Sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, di imporre per decreto la chiusura del cantiere e della Centrale di Torre Valdaliga nord". Sulla stessa linea anche un comunicato dell’azienda in cui si precisa che "Enel accoglie con la massima apertura le verifiche degli organismi preposti sulle condizioni di lavoro e l'applicazione delle norme e collabora fattivamente con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto del tragico incidente". Enel tuttavia, si legge ancora nella nota, "non condivide la decisione del sindaco di Civitavecchia, di annunciare la chiusura del sito produttivo per effettuare i controlli. Siamo, infatti, convinti che verifiche meticolose e approfondite - conclude Enel - possano essere effettuate senza fermare l'operatività del sito, sul quale è già in corso un’indagine della Magistratura".
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