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"Riforma in arrivo per le infrastrutture portuali"
fonte redazione insic / Edilizia
04/05/2010 - Il Consiglio dei Ministri n. 89 del 16 aprile 2010 ha approvato il DDL che riforma l'ordinamento dei porti italiani. Molte sono le novità contenute nel provvedimento che rivede la classificazione dei porti e i piani regolatori, innova la normativa in materia di Autorità portuali e marittime, modifica la disciplina del lavoro temporaneo e quella sulla concessione di banchine ed aree ed istituisce un Fondo per il rilancio degli investimenti nel settore. L’obiettivo è quello di accrescere la competitività dell'Italia, partendo dall’assunto che l’attuale normativa in materia legge n.84 del 1994 non sia in grado di soddisfare le esigenze delle nuove sfide poste dall’economia globale. Il DDL prodotto è attualmente trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per l’espressione del dovuto parere, ma molte sono le critiche delle associazioni di cateogira sui diversi aspetti del provvedimento. Inoltre, esiste un ulteriore testo elaborato da maggioranza e opposizione in seno al Comitato ristretto, che mira a concedere alle autorità portuali maggiori poteri e autonomia (anche finanziaria) e dovrà per questo passare all’esame della Commissione Bilancio. In attesa del parere della Conferenza riportiamo i cinque obiettivi del provvedimento che intende ridefinire il ruolo delle Autorità portuali e del processo della loro governance e la previsione di funzioni tipicamente manageriali dei loro presidenticurare maggiormente il rapporto tra porti e territorio, tra porti e reti di accesso e le problematiche legate all’ “ultimo miglio” semplificare e razionalizzare i procedimenti di approvazione dei piani regolatori generali dei porti, per il rilascio delle concessioni ai privati e di sdemanializzazione e per facilitare il dragaggio dei fondali stabilizzare il lavoro portuale dare un riferimento certo, attraverso un Fondo per le infrastrutture già in vigore, per il rilancio degli investimenti nel comparto. In particolare il Fondo, già istituito dall’art. 4, comma 6 del decreto incentivi D.L. 25 marzo 2010, n. 40 ha una dotazione di 80 milioni di euro che andranno a finanziare opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale.
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