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"La formazione va fatta in azienda"
fonte Italia Oggi / Formazione ed informazione
15/06/2010 - La quarta edizione della rassegna dedicata alla sicurezza nei luoghi di avoro, organizzata da Aifos, Fiera di Brescia e Camera di commercio di Brescia, ha chiuso i battenti con la soddisfazione dei visitatori che hanno partecipato agli incontri. Con circa 2.500 visitatori, dei quali circa 1.500 hanno preso parte attiva ai lavori intensi di una tre giorni di dibattito e di ricerca, Expo SicuraMente, pi che una fiera tradizionale, si è posta come un momento essenziale di incontro e di progettazione nel campo della formazione e della informazione relative alla sicurezza nel mondo del lavoro. Soddisfatti il presidente di Aifos, Rocco Vitale, e il segretario generale, Francesco Naviglio, che ne sottolineano la natura di evento mirato, «Una formula azzeccata», dice Vitale, «di alto valore culturale, che ha coinvolto centinaia di addetti ai lavori, contribuendo alla formazione di una cultura della sicurezza della quale c'è estremo bisogno». «Positiva», sottolinea Naviglio, «la partecipazione in generale e quella degli addetti ai lavori. In questi tre giorni di incontri Expo SicuraMente è stata una vera e propria fucina di idee». A testimoniare dell'impegno culturale sono i 60 eventi, tra i quali 50 workshop su argomenti specifici e tre bar camp, piccole conferenze in cui nessuno è spettatore e tutti contribuiscono alla riuscita dell'evento, portando un progetto, un'idea, preparando una presentazione, partecipando alla discussione o aiutando nell'organizzazione. I bar camp hanno trattato tematiche importanti e particolarmente apprezzate dai visitatori: la prevenzione incendi, la formazione dei formatori e il sistema di gestione. Punto di forza della mostra convegno, che sempre pi autorevolmente si inserisce nel panorama italiano delle rassegne sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, è stato, come s'è detto, il vasto programma di convegni, prove pratiche, ma soprattutto workshop, che hanno coinvolto lavoratori, responsabili del servizio di prevenzione e protezione, rappresentanti della sicurezza, medici competenti, addetti antincendio e all'emer genza, operatori e professionisti del settore. La nuova formazione per gli Rls nella proposta Enboa. Da sottolineare alcune proposte arrivate dall'intenso lavoro di confronto, quali per esempio un progetto per un percorso formativo dove l'aula sia solo una parte degli strumenti utilizzati, nella consapevolezza che la formazione va fatta in azienda, perché ogni realtà specifica richicde una formazione specifica. In ogni impresa, di qualsiasi dimensione e con qualsiasi numero di dipendenti, è obbligatoria l'elezione di un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Ne consegue che nelle piccole e medie imprese bisogna scegliere tra due o cinque lavoratori. Successivamente l'Rls deve frequentare un corso di formazione di 32 ore e i successivi aggiornamenti annuali. Nelle realtà medie e grandi questa figura rappresenta il memento della collaborazione e della partecipazione dei lavoratori al processo della sicurezza aziendale. Nelle piccole realtà, non perché non possano avvenire infortuni e incidenti sul lavoro, laddove il rapporto è più immediato e diretto l'Rls assume spesso valore di puro adempimento formale della norma senza, di fatto, esercitare il proprio ruolo. Il tutto anche per carenza o mancanza di informazioni e di contatti con altri responsabili e operatori della sicurezza, Questa realtà è stata ben presente nel legislatore che nel dlgs 81/08, il cosiddetto testo unico della sicurezza, ha introdotto all'art. 48 il «Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale» che il successivo correttivo 106/09 ne ha meglio precisato competenze e rappresentanza. Gli enti bilaterali sono chiamati a svolgere corsi di formazione per persone che andranno ad assumere questo molo e che, a formazione avvenuta, potranno essere nominati Rls di un gruppo di aziende sia del territorio sia di comparto. L'ente bilaterale Enboa ha messo ha punto un programma di corsi che vanno a risolvere concretamente il problema aiutando, allo stesso tempo, il datore di lavoro nell'assolvimento dei propri compiti previsti dalla legge. Un progetto predisposto dall'Aifos, all'interno del Cnai, in fase di avanzata elaborazione, verrà realizzato sperimentalmente nei mesi prossimi per essere attuato in autunno e ridefinirà gli orizzonti formativi dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza, calando la formazione nelle realtà aziendali. La cultura della sicurezza ha trovato in Expo SicuraMente ampio spazio per l'approfondimento e il confronto. Tra le tematiche affrontate dagli esperti del settore, ha riscontrato notevole interesse la valutazione dei fattori di rischio da stress da lavoro: migliorare la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, per prevenire il problema all'insorgere dei primi sintomi. Si è discusso anche delle responsabilità e diritti di difesa dell'imprenditore e dell'Rspp; dell'importanza della formazione tecnica per l'individuazione degli effetti diretti e indiretti del rumore, a breve e a lungo termine, sul singolo individuo e sulla popolazione; della manutenzione e delle verifiche delle attrezzature di sollevamento, ma anche dei sistemi di gestione per la sicurezza.
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