08/10/2010 - Un nuovo impulso per la sicurezza In Italia oltre mille persone hanno perso la vita nel 2009 per incidenti sul lavoro, circa 300 sono morte a seguito di una malattia professionale mentre 790mila sono stati gli infortunati. Questi sono i dati più recenti sui quali - in occasione della 60^ Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro del prossimo 10 ottobre - è obbligo di tutti riflettere ed adoperarsi personalmente nel quotidiano. La riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, del suo lavoro : esigere il diritto alla sicurezza, esigere il dovere di chi ne è responsabile. Sicuramente sono stati fatti passi notevoli in avanti per radicare la cultura della sicurezza nelle coscienze di datori di lavoro e lavoratori, ma ancora troppo spesso viene ritenuta un costo e non un vantaggio. Un ruolo centrale nello sviluppo dei temi della sicurezza lo svolge il Consulente del Lavoro, quale anello di congiunzione tra normativa e sistema produttivo, non solo a vantaggio del singolo datore di lavoro e lavoratore, ma a vantaggio della società: il diritto a un lavoro sicuro è un principio che riguarda anche le famiglie, anche il sistema dellaprevidenza, anche il sistema della sanità. II costante impegno per la sicurezza sul lavoro non è poi slegato dal lavoro irregolare: anche su tale aspetto, gli ultimi dati diffusi dal Ministero del lavoro dimostrano che continua ad essere radicato il ricorso al lavoro nero , nonostante svariate forme di repressione. Non va taciuto, quindi, che dove c'è lavoro sommerso non ci sono diritti, non c'è sicurezza. Repressione concreta in questi casi, ma dall'altra sono necessarie forme di semplificazione ben ulteriori rispetto a quanto timidamente contenuto nel digs 81/08 e forme premiali fiscali o contributive per i datori di lavoro maggiormente virtuosi. Se infine, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro per principio costituzionale, la cultura della sicurezza sul lavoro deve entrare a far parte dell'insegnamento scolastico, per formare le coscienze dei futuri datori e dei futuri lavoratori.

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