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"Acque reflue, l’Italia finisce davanti alla Corte UE"
fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente
26/01/2011 - Il nostro Paese è stato convocato davanti alla Corte di Giustizia europea a causa del mancato rispetto delladirettiva 91/271/CEE in materia di trattamento delle acque reflue urbane. La direttiva richiede il rispetto delle proprie disposizioni dal 31 dicembre 2000: viene in particolare contestato all’Italia di non aver provveduto a dotare tutti quegli agglomerati urbani con un numero di abitanti superiore a 15.000 unità, di reti fognarie per le acque urbane conformi ai requisiti di cui all’Allegato I A della Direttiva, come richiesto dal suo articolo 3. L’articolo 4 della Direttiva, poi, richiede, per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con oltre 15000 abitanti, che le acque reflue urbane siano sottoposte anche ad un trattamento secondario o ad un trattamento equivalente prima dello scarico: si tratta di un ulteriore obbligo che non sarebbe stato correttamente adempiuto dal nostro Paese, ai sensi dell’allegato I B della stessa Direttiva.
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