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"Fotovoltaico, nel 2015 si raggiungerà la grid parity"
fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente
13/06/2011 - In Italia la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione totale di energia elettrica copre poco meno di un quarto della produzione totale (23,7% nel 2009). Secondo l’Istat, però è previsto un incremento per il prossimo decennio pari a circa il 26%: il fotovoltaico, praticamente assente nel 2005, arriverà ad una produzione di energia vicina ai 2 mila GWh con un aumento previsto dello 0,2% entro il 2020. Ma quali saranno i costi del fotovoltaico? Cerca di rispondere alla domanda uno studio condotto da Conergy Italia e il team del Professor Lorenzoni dell’Università di Padova, che analizza i costi di questa energia rinnovabile rispetto all’energia tradizionale, nel momento in cui in Italia verrà raggiunta la ‘grid parity’, quando cioè il costo del kWh fotovoltaico uguaglierà il costo del kWh elettrico proveniente dalla rete, un risultato pronosticabile per il 2015. La grid parity sarà raggiunta prima dagli impianti industriali, nel 2013 al Sud, poi nel 2015 al Centro, nel 2016 al Nord e, con un anno di ritardo, anche dagli impianti residenziali. Considerando l’evoluzione dei costi di elettricità per uso domestico e industriale in termini di domanda e di costo pari al 3,28% per il mercato residenziale, e del 3,02% (secondo i dati dell’ Authority per l’energia Elettrica e il Gas e del DG Energy della Commissione Europea), è stata quindi stimata la riduzione di costo nei prossimi anni per gli impianti fotovoltaici (tenendo conto della riduzione di prezzo di moduli, inverter, sistemi di fissaggio e di monitoraggio, cablaggi e tutti gli altri componenti) e per le spese di gestione e manutenzione dell’impianto (spese assicurative, di manutenzione, di sostituzione componenti danneggiati). Il costo annuo del sistema FV residenziale (3 kW) IVA -è di euro 11.840 nel 2010, -previsto di euro 6.617 nel 2020. Invece nel sistema FV industriale (200 kW) -è di euro 600.000 nel 2010, -previsto di euro 324.541 nel 2020. Le ragioni di questa diminuzione del costo sono relative al fatto che le tecnologie che permettono la produzione in loco dell’elettricità che si consuma realizzeranno un risparmio su tutte le voci di costo che invece paghiamo sul kWh acquistati regolarmente dalla rete (costi di rete, oneri generali di sistema, imposte). Lo studio infatti fa leva sul concetto di autoconsumo, assumendo che tutta l’elettricità prodotta col fotovoltaico venga poi consumata in loco ed entri in concorrenza con l’elettricità acquistata dalla rete al prezzo dei clienti finali. Bisogna comunque ricordare che alla base dello studio c’è l’ipotesi che l’aumento della bolletta elettrica media annua per i prossimi anni sia del solo 3-3,28%, un assunto sconfessabile qualora la corsa del greggio aumentasse: in tal caso la grid parity potrebbe essere raggiunta anche prima del 2015. In vista di questo - Conergy, in collaborazione con l’Università di Padova -valuterà possibili nuovi modelli di business per il fotovoltaico, nel momento in cui verrà abbandonato il sistema degli incentivi e sarà lo stesso sistema a sostenere il proprio sviluppo.
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