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"Prodotti da costruzione: le novità del nuovo regolamento"
fonte uni / Edilizia
17/06/2011 - È stato pubblicato lo scorso mese di aprile sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento n. 305/2011 “che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE". La “storica” direttiva sui prodotti da costruzione mirava ad eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi in questo delicato settore, attraverso la definizione di norme armonizzate. Un obiettivo importante che ha costituito uno dei capisaldi dell’attuale sistema europeo. Per semplificare e chiarire la normativa vigente e migliorare la trasparenza e l’efficacia dei provvedimenti in atto, si è ora giunti a sostituire la direttiva 89/106/CEE dopo anni di onorato servizio. Un’esigenza di chiarezza e razionalizzazione, dunque, che intende andare a beneficio di tutto un settore considerato strategico per l’UE: un settore che fornisce il maggior numero di posti di lavoro in Europa e contribuisce notevolmente agli investimenti lordi che animano l’economia del continente. L’articolo 1 del nuovo Regolamento n. 305/2011 fissa i termini generali del provvedimento, che consistono nel fissare le condizioni per l'immissione o la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione “stabilendo disposizioni armonizzate per la descrizione della prestazione di tali prodotti in relazione alle loro caratteristiche essenziali e per l'uso della marcatura CE sui prodotti in questione”. Il Capo VI del Regolamento tratta le “Procedure semplificate” per quanto concerne l’uso della documentazione tecnica appropriata e le attività delle microimprese. Tra le novità del nuovo Regolamento, l’introduzione di un nuovo requisito di base delle opere di costruzione (Allegato I), ovvero il numero sette “Uso sostenibile delle risorse naturali”, per il quale “le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l'uso delle risorse naturali sia sostenibile” e garantisca in particolare il riutilizzo e la riciclabilità dei materiali, la durabilità delle opere e l’uso di materie prime e secondarie “ecologicamente compatibili”. Questo requisito, prima non previsto, è una naturale conseguenza dell'evoluzione tecnologica del settore in un'ottica di sostenibilità. L’articolo 66 tratta le disposizioni transitorie con le quali si specifica che “i prodotti da costruzione immessi sul mercato ai sensi della direttiva 89/106/CEE prima del 1° luglio 2013 sono ritenuti conformi” al nuovo Regolamento. Sarà dunque da quella data che il Regolamento n. 305/2011 sarà pienamente operativo. Considerata l’importanza dell’argomento e la rilevanza dell’attuale intervento legislativo, entro il 25 aprile 2016 la Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una prima relazione sull'attuazione del Regolamento. Il documento rappresenta, dal punto di vista legislativo, il quadro attualmente più avanzato sui temi e sulle problematiche dell’intero settore delle costruzioni. Un settore in cui le prescrizioni di legge e le norme tecniche formano da tempo un insieme collaudato e coerente. Trattandosi di un Regolamento, esso non ha bisogno di un recepimento formale da parte degli Stati membri, ma è entrato direttamente in vigore dopo venti giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 4 aprile.
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