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"Biocarburanti, verso una certificazione europea"
fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente
21/07/2011 - La Commissione Ue ha lanciato il 18 luglio scorso, la "certificazione" per i biocarburanti prodotti e importati in Europa.
"Dobbiamo assicurarci che l'intera produzione di biocarburanti e la catena di approvvigionamento siano sostenibili - ha spiegato in una conferenza stampa il Commissario all'Energia Guenther Oettinger - Per questo abbiamo fissato le norme di sostenibilità più esigenti al mondo".
Solo quando l'uso di biocarburanti garantisce una diminuzione di almeno il 35% di emissioni inquinanti rispetto ai derivati del petrolio è considerato "sostenibile", ma entro il 2017 tale riduzione deve aumentare al 50% e nel 2018 al 60%. Inoltre, l'obiettivo della certificazione è quello di garantire che non si effettuino, nei paesi di provenienza dei biocarburanti, dei cambiamenti di coltivazione del terreno che sarebbero addirittura controproducenti in termini di emissione di CO2 e di salvaguardia della biodiversità: per esempio, sostituire le coltivazioni alimentari con campi di canna da zucchero destinate a uso combustibile rendendo necessario l'abbattimento di porzioni di foreste pluviali per coltivare prodotti agricoli a uso alimentare.
La sostenibilità dei biocarburanti deve essere verificata dagli Stati membri o certificata da uno dei 7 organismi che hanno ottenuto il via libera di Bruxelles.
"Dobbiamo assicurarci che l'intera produzione di biocarburanti e la catena di approvvigionamento siano sostenibili - ha spiegato in una conferenza stampa il Commissario all'Energia Guenther Oettinger - Per questo abbiamo fissato le norme di sostenibilità più esigenti al mondo".
Solo quando l'uso di biocarburanti garantisce una diminuzione di almeno il 35% di emissioni inquinanti rispetto ai derivati del petrolio è considerato "sostenibile", ma entro il 2017 tale riduzione deve aumentare al 50% e nel 2018 al 60%. Inoltre, l'obiettivo della certificazione è quello di garantire che non si effettuino, nei paesi di provenienza dei biocarburanti, dei cambiamenti di coltivazione del terreno che sarebbero addirittura controproducenti in termini di emissione di CO2 e di salvaguardia della biodiversità: per esempio, sostituire le coltivazioni alimentari con campi di canna da zucchero destinate a uso combustibile rendendo necessario l'abbattimento di porzioni di foreste pluviali per coltivare prodotti agricoli a uso alimentare.
La sostenibilità dei biocarburanti deve essere verificata dagli Stati membri o certificata da uno dei 7 organismi che hanno ottenuto il via libera di Bruxelles.
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