"Valutazione dei rischi nell’uso delle macchine aziendali, questa sconosciuta"
fonte QuotidianoSicurezza / Sicurezza sul lavoro
In relazione agli obblighi per la sicurezza sul lavoro non è infrequente che passi inosservato quello relativo all’ utilizzo di veicoli aziendali, tanto più se si tratta di attività di soggetti diversi da trasportatori, corrieri, società di noleggio auto con conducente, società di distribuzione di cibi e bevande, ecc., per i quali è normale che la valutazione dei rischi si concentri sull’uso del mezzo con cui viene svolta l’attività propria dell’impresa.
Non sempre capita, invece, che vengano considerati i rischi connessi con le mansioni, ad esempio, dei dirigenti, dei commessi, dei manutentori, ecc. che delle macchine aziendali fanno un uso frequente se non giornaliero e normale.
A questo proposito occorre ricordare che il TUS 81/2008 impone al datore di lavoro l’ obbligo di valutare, con il supporto del Servizio di prevenzione e protezione, tutti i rischi presenti nella propria azienda associati alle varie mansioni, “ivi comprese quelle che comportano l’utilizzo di veicoli”.
Pertanto, nella valutazione dei rischi si dovranno considerare le fonti di rischio derivanti:
- Dalle condizioni del veicolo;
- dalle condizioni del guidatore;
- dalle particolarità delle condizioni ambientali del viaggio.
Cosicchè, oltre ai lavoratori sopra ricordati, gli addetti alla vigilanza e/o coordinamento di attività aziendali, i lavoratori addetti alle consegne aziendali, i dipendenti in trasferta con mezzo proprio o dell’azienda, i dipendenti distaccati in siti operativi diversi da quelli dell’impresa, i dipendenti che trasportano altri lavoratori sul luogo di lavoro, devono essere tutelati adeguatamente rispetto ai danni psico-fisici di cui possono essere resi protagonisti durante lo svolgimento delle mansioni.
Il datore di lavoro dovrà, così, adottare le specifiche misure di tutela, prima fra tutte un’idonea formazione/informazione specifica dei dipendenti interessati (es. sull’ergonomia del posto di guida, sull’impatto ambientale; sui sistemi informativi di localizzazione e di gestione dello stato conservativo e della manutenzione degli autoveicoli in uso) ma anche il miglioramento continuo della scelta e della gestione del parco mezzi, l’uso dei dispositivi di sicurezza e del rating dei test specifici (crashtest – o prova d’impatto, una forma di collaudo distruttivo di solito eseguito per verificare la sicurezza delle automobili e dei suoi componenti; euron cap – modalità di valutazione della sicurezza passiva e attiva delle automobili; spazi di frenata in funzione della distribuzione delle masse, destinazione uso del veicolo, tipologia di trazione, ecc.).
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