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"Antisismica, evidenziate lacune nella conoscenza degli edifici"
fonte edilportale.com / Edilizia
20/01/2012 - Lacune nella conoscenza della sicurezza sismica degli edifici
strategici. È quanto evidenzia la Commissione Ambiente della Camera,
chiamata ad esprimere il proprio parere sul
ddl per la conversione del
Milleproroghe.
Il provvedimento posticipa al 31 dicembre 2012 il termine per l'effettuazione delle verifiche sismiche, previste dall’articolo 20 del Dl 248/2007, da parte dei proprietari degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile durante gli eventi sismici. È previsto lo stesso slittamento anche per edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Secondo la relatrice della Commissione, on. Raffaella Mariani, le verifiche, che avrebbero dovuto svolgersi entro 5 anni dall'emanazione dell' O.P.C.M. 3274/2003, quindi entro il 2008, riguardano in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2.
L'attività di censimento avviata negli ultimi anni ha contribuito finora alla raccolta di 36 mila schede informative sugli edifici strategici. L’operazione ha però messo in risalto numerose lacune nella conoscenza della sicurezza sismica.
Il provvedimento proroga anche i termini per l’individuazione delle grandi dighe da sottoporre a verifica sismica e idraulica in conseguenza della variata classificazione sismica dei siti. Entro il 31 dicembre, il Ministero delle infrastrutture dovrà procedere inoltre all'individuazione delle dighe per le quali sia necessaria e urgente la progettazione e la realizzazione di interventi di adeguamento o miglioramento della sicurezza, a carico dei concessionari o richiedenti la concessione.
Il provvedimento posticipa al 31 dicembre 2012 il termine per l'effettuazione delle verifiche sismiche, previste dall’articolo 20 del Dl 248/2007, da parte dei proprietari degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile durante gli eventi sismici. È previsto lo stesso slittamento anche per edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Secondo la relatrice della Commissione, on. Raffaella Mariani, le verifiche, che avrebbero dovuto svolgersi entro 5 anni dall'emanazione dell' O.P.C.M. 3274/2003, quindi entro il 2008, riguardano in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2.
L'attività di censimento avviata negli ultimi anni ha contribuito finora alla raccolta di 36 mila schede informative sugli edifici strategici. L’operazione ha però messo in risalto numerose lacune nella conoscenza della sicurezza sismica.
Il provvedimento proroga anche i termini per l’individuazione delle grandi dighe da sottoporre a verifica sismica e idraulica in conseguenza della variata classificazione sismica dei siti. Entro il 31 dicembre, il Ministero delle infrastrutture dovrà procedere inoltre all'individuazione delle dighe per le quali sia necessaria e urgente la progettazione e la realizzazione di interventi di adeguamento o miglioramento della sicurezza, a carico dei concessionari o richiedenti la concessione.
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