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"Sistri, chiesta la soppressione del contributo per il 2012"
fonte edilportale.com / Ambiente
15/03/2012 - Entrerà a regime entro il 30 giugno il Sistri, sistema per la
tracciabilità dei rifiuti. I rappresentanti del mondo imprenditoriale
chiedono intanto al Ministero dell’Ambiente di sopprimere il pagamento
del contributo per il 2012, fissato per il 30 aprile.
Cia, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane hanno infatti inviato una lettera al Ministro Clini facendo presente che il sistema della tracciabilità dei rifiuti continua ad essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento.
Secondo le associazioni, i rinvii dell'operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto.
Dati questi presupposti, spiegano i rappresentanti del settore imprenditoriale, il pagamento del contributo Sistri per il 2012 viene percepito come una vessazione ingiustificata, che si aggiunge ai 70 milioni di euro versati dalle aziende per il 2010 e il 2011.
La richiesta di soppressione del contributo tiene in considerazione anche la situazione di crisi, che già mette in difficoltà le imprese.
Cia, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane hanno infatti inviato una lettera al Ministro Clini facendo presente che il sistema della tracciabilità dei rifiuti continua ad essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento.
Secondo le associazioni, i rinvii dell'operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto.
Dati questi presupposti, spiegano i rappresentanti del settore imprenditoriale, il pagamento del contributo Sistri per il 2012 viene percepito come una vessazione ingiustificata, che si aggiunge ai 70 milioni di euro versati dalle aziende per il 2010 e il 2011.
La richiesta di soppressione del contributo tiene in considerazione anche la situazione di crisi, che già mette in difficoltà le imprese.
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