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"Campi elettromagnetici: valutazione entro il 30 aprile"

fonte insic.it / Sicurezza

03/04/2012 - Scade il 30 aprile il termine ultimo indicato dalla direttiva 2004/40 per conformarsi alla disciplina europea in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) con particolare riferimento alle radiazioni da 0 Hz a 300 GHz.
Il termine del 30 aprile è stato indicato dalla direttiva 2008/46/CE che ha prorogato il termine di adeguamento originario dettato dalla direttiva 2004/40, ovvero il 30 aprile 2008: sono dunque quattro anni che questo obbligo di conformità ai limiti europei viene rinviato.

La direttiva 2004/40 sostituirà i vecchi valori limite, con dei nuovi basati su più recenti raccomandazioni internazionali e comunque ammetterà deroghe per casi specifici e per talune attività che comunque dovranno operare la valutazione del rischio.
L’adozione della normativa europea in materia è esplicitamente richiesta dal comma 3 dell'articolo 306 del Testo Unico di Sicurezza, che prevede l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di campi elettromagnetici, contenute nel titolo VIII, capo IV, al momento dell’entrata in vigore della direttiva.
L'anno scorso, però, la Commissione europea ha diffuso una proposta - relativa, in particolare a chi come medici, infermieri e pazienti opera con radar, nonché ai saldatori e agli operai che lavorano presso le linee elettriche - per aggiornare e migliorare le norme Ue a tutela dai campi elettromagnetici pericolosi: potrebbe quindi esserci un ulteriore rinvio dell’obbligo di conformità.

In attesa di conoscere se quest’anno verrà indicata una nuova data di entrata in vigore della direttiva 2004/40, e quindi una proroga dell’obbligo di valutazione dell’esposizione ad agenti fisici, ricordiamo che il datore di lavoro, in base alle disposizioni del Testo unico di Sicurezza, deve effettuare una valutazione per tutti i rischi ai quali un lavoratore può essere esposto durante la propria attività, anche quelli collegati ai campi elettromagnetici, rispetto ai quali non possono essere superati valori limite di esposizione conformi alle norme europee standardizzate del Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica (CENELEC).

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