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"Imparare dagli errori: rischi e prevenzione nel brillamento di esplosivi"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
05/04/2012 - Dopo esserci soffermati in questi mesi sull’analisi degli infortuni
relativi all’uso di macchine e attrezzature di lavoro, ad esempio autocarri e pale
meccaniche, torniamo a presentare casi di incidenti e spunti di prevenzione
in relazione ai rischi di specifiche
attività
lavorative.
Una
puntata della rubrica non poteva non essere dedicata alla attività del “
fochino”, cioè di colui che effettua il
brillamento di mine con innesco elettrico e a fuoco.
I
casi che raccontiamo sono tratti dall’archivio di
INFOR.MO.
- strumento
per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è relativo alla
costruzione di una galleria e
all’attività di fochino: preparazione delle cariche di esplosivo e brillamento
delle stesse per procedere alla frantumazione della roccia entro la quale
realizzare la galleria.
Il
lavoratore, assunto con la qualifica di minatore specializzato - capo squadra (
fochino), ha dunque l'incarico di
preparare le cariche di esplosivo e di procedere al brillamento delle stesse.
Dopo aver provveduto ad installare nelle rispettive canalette (penetranti nello
strato roccioso ad una profondità di 4 m) 54 cariche esplosive, provvede a far
brillare le stesse a mezzo detonatore: “ogni scoppio avviene con una frazione
di tempo pari a 1/10 secondi l'uno dall'altro quindi non è obiettivamente
possibile rilevare con certezza la esplosione di ognuna e dei relativi
blocchi”.
Autorizza
quindi gli operai ad avviare le operazioni di sgombero dei detriti e di disgaggio
dei materiali rocciosi non completamente staccati dal fronte roccioso.
Nel
corso delle operazioni l'escavatore condotto da un operaio specializzato
presumibilmente tocca con la punta del martellone una carica imprevedibilmente
inesplosa nella precedente volata.
La
deflagrazione investe tutti i lavoratori impegnati nelle attività ed, in
particolare, il fochino, che si trovava in prossimità
dell'escavatore: per le gravi lesioni alla testa, al torace e all'addome,
l'infortunato viene elitrasportato in ospedale, dove decede poco dopo il
ricovero per arresto cardiaco.
Il
secondo caso non è in realtà
relativo all’attività di fochino, ma riguarda comunque attività con brillamento
di esplosivi per attività di
manutenzione
e ripristino di una strada.
Un
lavoratore è occupato assieme ad altri operai al ripristino di una vecchia
strada militare.
Durante
i lavori di pulizia della vecchia strada di montagna viene fatto brillare
dell'esplosivo proprio in quella zona.
Il
lavoratore, impegnato nell' attività di
decespugliamento di un tratto diverso della strada, viene colpito da un masso
che, staccatosi dalla montagna, precipita schiacciandolo.
La prevenzione
PuntoSicuro
si è già soffermato sulla
prevenzione di
incidenti nei lavori con impiego di esplosivi, in relazione al comparto
edile, attraverso le schede contenute nella banca dati di
schede bibliografiche del manuale " La
valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", nato dalla
collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale di Torino e Provincia ( C.P.T. Torino) e
l’ Inail Piemonte.
In
particolare le
misure di prevenzione
individuate dalla scheda trovano applicazione in tutti i lavori da
eseguire con l’impiego di esplosivi “come per esempio nello scavo di
sbancamento o di fondazione in roccia, nello scavo di gallerie, nelle
demolizione di edifici od altre opere, ecc.”.
La
scheda ricorda alcune attività preliminari in caso di utilizzo di esplosivi:
valutazione ambientale, nulla osta all’impiego di esplosivi, caratteristiche
dell’esplosivo da impiegare, organizzazione di un deposito di cantiere
(riservetta), definizione delle procedure di trasporto, determinazione dei
metodi di lavoro (orari), delimitazione
delle aree di impiego e definizione delle procedure di sicurezza e di
emergenza.
Queste
alcune
istruzioni per gli addetti e alcune
procedure di sicurezza riportate nel
documento:
-
“le persone che maneggiano ed usano gli esplosivi devono essere abilitati
all’uso degli stessi (fochini) e devono essere edotti e tenere conto delle
leggi locali e delle raccomandazioni del fabbricante”;
-
“devono essere usati solo
esplosivi
riconosciuti idonei (certificati, compatibili con l’ambiente, ecc.);
-
in condizioni di temperature molto basse devono essere usati esplosivi a basso
punto di congelamento; per assicurare una buona trasmissione della detonazione
il diametro della cartuccia deve essere maggiore di 30 mm e lo spazio tra
esplosivo e parete del foro deve essere il più piccolo possibile;
-
la distruzione di esplosivo vecchio o avariato è un’operazione rischiosa e deve
esser fatta secondo buone pratiche sicure, da lavoratori opportunamente
incaricati e istruiti, sotto la vigilanza di una persona competente, bruciando
l’esplosivo per piccole quantità;
-
l’impiego degli esplosivi deve essere autorizzato e gli stessi devono essere
usati, in ogni caso, in accordo con le norme locali (di pubblica sicurezza e
quant’altro)”;
-
“pur essendo disponibili vari tipi di
inneschi,
bisogna sempre preferire detonatori ad alta insensibilità (HV)”;
-
“gli
esploditori devono essere
compatibili con il tipo di detonatori usati e devono essere sottoposti a
regolare manutenzione;
-
le
linee di tiro devono essere
installate in modo da essere isolate e distanziate rispetto alle altre linee
elettriche e tubazioni metalliche di acqua, aria e quant’altro. le linee di
tiro devono essere chiuse in cortocircuito quando non in uso”;
-
“i
piani di brillamento devono esser
adeguatamente progettati e pianificati per tutte le volate”;
-
“gli inneschi devono essere tenuti separati durante il
trasporto e fino al momento dell’impiego;
-
al luogo di impiego deve essere trasportata solo la quantità di esplosivo
sufficiente per l’uso immediato;
-
gli esplosivi ed i detonatori devono essere trasportati in contenitori o mezzi
di trasporto appositamente progettati. Tali contenitori e mezzi devono essere
chiaramente contrassegnati per distinguerli;
-
una persona incaricata deve sempre accompagnare gli esplosivi durante il trasporto”;
-
“il
caricamento delle volate non
deve avere inizio finché tutte le operazioni di perforazione non sono state
completate, tutte le apparecchiature elettriche ritirate e le linee elettriche
sezionate;
-
in caso di temporali il caricamento delle volate deve essere fermato
immediatamente ed il fronte di lavoro evacuato; per questo deve essere previsto
un adeguato sistema di allarme;
-
tutte le operazioni di caricamento delle volate e di brillamento devono essere
fatte da persone autorizzate (fochino);
-
quando vengono usati detonatori elettrici devono essere effettuati con
regolarità controlli per verificare l’assenza di correnti vaganti originate da
fonti vicine come ad esempio linee di una ferrovia elettrificata”;
-
“la
prova di continuità dei circuiti di
tiro è necessaria per prevenire i colpi mancati. La prova consiste nel
misurare la resistenza del circuito con un ohmetro di tipo approvato;
-
la prova deve essere fatta dal punto di accensione e se viene riscontrato un
qualsiasi difetto bisogna correggerlo prima del brillamento;
-
per le prove al fronte
di scavo si devono usare esclusivamente tester di continuità
fotoelettrici”.
E,
sempre con riferimento alla scheda, vediamo alcune
misure precauzionali prima del brillamento:
-
“bisogna assicurarsi che tutte le persone siano state allontanate dalla zona di
pericolo e bisogna presidiare tale area con personale incaricato per impedirvi
l’accesso;
-
le persone che lavorano in aree adiacenti a quella di brillamento devono essere
avvisate dell’imminente brillamento;
-
le misure sopra richiamate devono essere prese prima di procedere al test di
continuità del circuito elettrico;
-
il personale incaricato di presidiare l’area deve rimanere al posto assegnato
anche dopo il brillamento, finché non riceve istruzioni per terminare la
sorveglianza”.
Senza
dimenticare, infine, che “le persone devono essere allontanate dall’area di
esplosione e sistemate in posti sicuri protetti da proiezioni o distacchi di
materiale”.
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