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"Attività di pulizia: fattori di rischio e misure di prevenzione"

fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro

19/07/2012 - L’attività degli addetti alla pulizia è sempre stata ricca di rischi e pericoli, dai rischi biologici a quelli di caduta dall’alto e in piano, dai rischi di esposizione a sostanze pericolose a quelli muscoloscheletrici collegati a movimentazione manuale, posture scorrette e ai movimenti ripetitivi. Senza dimenticare i rischi legati all’elettricità e alla possibilità di eventuali tagli e abrasioni. Se poi pensiamo che questo ventaglio di rischi è relativo ad un comparto con grande frammentazione delle imprese, con attività appaltate spesso solo in base al prezzo, con orari a volte notturni, è facile immaginare che possano essere presenti anche rischi stress lavoro correlati.
 
Per tornare a parlare di questo comparto, trattato spesso solo in relazione ai rischi biologici e chimici, presentiamo una scheda tecnica, presente sul sito dell’ Organismo Paritetico Provinciale (OPP) della Provincia di Varese, dal titolo “ Rischi addetto pulizie”. 
 
La scheda tecnica, elaborata dal Dott. Mauro Scartazza (Consulente Salute Sicurezza e Igiene degli Alimenti), è dedicata alle attività di pulizia degli ambienti di lavoro di uffici, di macchine presso gli stabilimenti, di vetri, di reparti di ditte esterne e degli ambienti in generale. Attività svolta “quasi esclusivamente presso la sede di aziende esterne”.
 
Dopo aver classificato i principali fattori di rischio, che comprendono anche l’inalazione di polveri e il contatto prolungato con detersivi e sgrassanti, la scheda tecnica si sofferma sui possibili interventi/disposizioni/procedure per ridurre i rischi:
 
- “attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia delle attività, stabilendo pause, turni ecc.;
- prevedere personale di riserva per coprire le eventuali assenze dovute a ferie, malattie, periodi di punta, ecc.;
- prevedere un periodo di adattamento per i nuovi assunti e per quelli rientranti (da malattie, maternità, ecc);
- adottare una postura comoda ed ergonomica durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;
- non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrompere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura;
- effettuare il controllo dei locali da pulire onde rilevare la presenza di eventuali anomalie di tipo funzionale, e nel caso sussistano, comunicarle immediatamente al preposto;
- i pavimenti bagnati per le pulizie devono essere segnalati, sia per la sicurezza dei lavoratori che degli ospiti;
- i cavi volanti non devono essere causa d’inciampo, quindi devono essere sufficientemente lunghi, compatibilmente con i carichi alimentati, in modo tale da essere sempre appoggiati al pavimento;
- la pulizia dei vetri delle finestre deve essere effettuata con la finestra chiusa, altrimenti si deve ricorrere a imbracature di sicurezza”;
- utilizzare scale a norma per non indurre il lavoratore a raggiungere le parti in quota con sedie o altri mezzi impropri (Art. 113 del D.lgs. n.81/08);
- “predisporre le eventuali macchine da impiegare nel programma di manutenzione giornaliera e di pulizie periodiche, con gli accessori necessari ed i relativi prodotti chimici e/o materiali d’uso, previa verifica del regolare funzionamento della macchina stessa e dell’integrità delle sue parti;
- verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate;
- durante l’utilizzo di sostanze, quali detergenti e disinfettanti, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo;
- conservare tali prodotti in maniera opportuna e con idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti (Art. 224 del D.lgs. n. 81/08);
- durante l’utilizzo di tali sostanze, vietare severamente il consumo di cibi e bevande (Art.
 224 del D.lgs. n. 81/08);
- verificare che vengano utilizzati prodotti per l’igiene meno nocivi e tossici per l’uomo;
- scegliere prodotti detergenti con PH che si avvicini il più possibile a quello dell’uomo;
- acquisire ed avere sempre a disposizione le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate;
- predisporre tabelle idonee per interventi di primo soccorso in caso di contatto con sostanze tossiche adoperate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (Allegato IV del D.lgs. n. 81/08);
- effettuare la vaccinazione contro l’epatite B, la TBC ed il Tetano agli addetti alle pulizie;
- in caso di utilizzo di scala, porre particolare attenzione alla sua integrità e verificare che sia in possesso dei seguenti requisiti: materiale adatto alle condizioni di impiego, dimensioni appropriate all’uso, resistenza nell’insieme e nei singoli elementi, dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti e dispositivi antisdrucciolevoli o ganci alle estremità superiori oppure in alternativa, dispositivi di trattenuta superiori anche scorrevoli su guide, onde evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc. (Art. 113 del D.lgs. n. 81/08);
- predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore (Art. 192 del D.lgs. n. 81/08);
- verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
 n.81/08)”.
 
La scheda si sofferma poi sui dispositivi di protezione individuale da utilizzarsi in funzione di alcuni rischi evidenziati:
- contatto delle mani con sostanze irritanti: guanti di protezione in PVC con interno felpato e con superficie esterna ruvida antiscivolo (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
- contatto con sostanze irritanti: tuta in cotone 100% per la protezione da polveri e sporcizia (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
- scivolamenti e cadute a livellocalzatura di sicurezza leggera e comoda con fodera traspirante e con suola antiscivolo ed antistatica (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
- inalazione di polvere: mascherina per la protezione di polveri a media tossicità (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII).
 
Concludiamo invitandovi alla lettura diretta delle schede, ricche di informazioni anche sulla necessaria formazione, informazione e addestramento degli operatori e sulla sorveglianza sanitaria.
 
Enti bilaterali della provincia di Varese, Organismo Paritetico Provinciale, “ Rischi addetto pulizie”, scheda tecnica a cura del Dott. Mauro Scartazza - Consulente Salute Sicurezza e Igiene degli Alimenti

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