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"Imparare dagli errori: l’importanza degli occhiali di protezione"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
27/09/2012 - Qualche settimana fa “ Imparare dagli
errori”
è tornata a parlare di dispositivi di
protezione individuale (DPI) con riferimento all’utilizzo degli
occhiali protettivi.
La
dinamica dell’incidente era relativa ad attività edili, ma sono molti i
comparti lavorativi in cui gli occhiali sono una difesa necessaria contro
eventuali infortuni professionali. I casi che presentiamo oggi sono correlati
anche ad altri ambiti lavorativi.
Le
dinamiche degli incidenti sono tratte dalle schede di INFOR.MO., strumento per
l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Il caso
Il
primo caso che
affrontiamo oggi è relativo a
lavorazioni
meccaniche con centri di lavoro a controllo numerico.
Un
lavoratore sta dunque lavorando a un centro di lavoro a controllo numerico; “si
tratta di una macchina utensile in grado di eseguire più lavorazioni quali
foratura, fresatura, maschiatura di pezzi metallici etc. Questa macchina è
munita di una maschera porta pezzi in grado di bloccare l'oggetto da lavorare
per mezzo di un sistema a tre alberi stretti con appositi bulloni. Visto che
gli alberi non sono perpendicolari alla zona di serraggio, si rende necessario
l'utilizzo di due particolari rondelle posizionate una sull'altra, una concava
e l'altra convessa”.
Il
lavoratore prima di iniziare a lavorare con il centro di lavoro comincia a
bloccare il pezzo sull'apposito porta pezzi utilizzando una chiave inglese;
mentre esegue questa operazione di serraggio, la rondella concava si spezza ed
un frammento lo colpisce all'occhio destro.
Si
fa presente che le rondelle hanno un carico di rottura prestabilito e devono
essere periodicamente sostituite, condizione che non era stata rispettata prima
dell'infortunio.
La
causa dell'infortunio – continua la scheda di INFOR.MO. – “è da individuarsi
nel mancato utilizzo di DPI (occhiali di
protezione) contestualmente ad un
cedimento
strutturale della rondella per una diminuita elasticità e resistenza della
stessa a causa di un suo uso protratto oltre i termini previsti per la
sostituzione”.
Il
secondo caso è relativo ad attività
di
realizzazione di una rete fognaria.
Un
lavoratore straniero si trova nel cantiere per procedere alla realizzazione di
una rete fognaria.
Mentre
è intento ad eseguire la
posa di
tubazioni in PVC, usa una mazzetta sulla tubatura in plastica per forzare
l’inserimento della tubazione stessa nel foro creato nel pozzetto. Un pezzo di
questo tubo si stacca conficcandosi nell’occhio sinistro del lavoratore.
La
diagnosi è “ferita perforante sclerocorneale infero-nasale con fuoriuscita
delle membrane oculari all’occhio sinistro. Le conseguenze sono visione
limitata nell’occhio sinistro alla percezione della luce”.
Una
procedura di lavoro più adatta avrebbe previsto il posizionamento di “un’asse
di legno sul tubo prima di usare la mazzetta” e l’utilizzo di occhiali
protettivi contro il distacco di eventuali schegge. L’operaio lavorava in nero.
Il
terzo
caso analizziamo è relativo alla
realizzazione di travi per prefabbricati in calcestruzzo.
Un
lavoratore sta costruendo con delle tavole, chiodi e martello un “setto di
legno all'interno di una cassaforma utilizzata per il getto del cemento”.
Conficca
un chiodo con martello, ma a causa della presenza di un nodo sul pezzo di
legno, il chiodo rimbalza andando a colpirlo in un occhio: il lavoratore non
indossa occhiali di protezione.
La prevenzione
In
questa breve rassegna di spunti e informazioni per la prevenzione degli
infortuni e la riduzione del danno provocato dagli incidenti, non ci
soffermiamo solo alla protezione degli occhi, ma anche a quella più generale
del viso.
In
un documento prodotto dall’ Azienda
Sanitaria Locale Roma H dal titolo “ Prime indicazioni
operative per l’applicazione del D.Lgs. 81/08: Titolo III - Capo II Uso dei
dispositivi di protezione individuale” sono presenti alcune brevi indicazioni
relative agli
occhiali protettivi e
agli
schermi per la protezione del viso.
Questo
è un elenco non esaustivo dei
dispositivi
di protezione degli occhi e del viso:
-
“occhiali a stanghette;
-
occhiali a maschera;
-
occhiali di protezione contro raggi X e laser, radiazioni UV, IR e visibili;
-
schermi facciali;
-
maschere e caschi per saldatura ad arco”.
Viene
riportato anche un elenco, solo indicativo, delle
attività per le quali può essere necessario mettere a disposizione
DPI per occhi e volto:
-
“ lavori di saldatura, molatura e
tranciatura;
-
lavori di mortasatura e di scalpellatura;
-
lavorazione e finitura di pietre;
-
uso di estrattori di bulloni;
-
impiego di macchine asportatrucioli durante la lavorazione di materiale che
producono trucioli corti;
-
fucinatura a stampo;
-
rimozione e frantumazione di schegge;
-
operazioni di sabbiatura;
-
manipolazione di prodotti acidi e alcalini, disinfettanti e detergenti
corrosivi;
-
impiego di pompe a getto liquido;
-
manipolazione di masse incandescenti fuse o lavori in prossimità delle stesse;
-
lavori che comportano esposizione al calore radiante;
- impiego di laser”.
In
particolare
i DPI oculari possono prevenire:
-
“danni meccanici (polveri, trucioli, schegge);
-
danni termici (freddo = lacrimazione protratta, caldo = infiammazioni e
ustioni);
-
danni chimici (acidi ed alcali causano infiammazioni e causticazioni);
-
danni ottici causati da uv (cheratiti), da infrarossi (lesioni retiniche e
cataratta) laser”.
Queste
per concludere alcune
caratteristiche
generiche dei dispositivi di protezione degli occhi:
-
“robusti, ben rifiniti, senza sporgenze o irregolarità, resistenti agli urti;
-
costituiti da materiale inerte, inodore, atossico, a bassa conducibilità
termica;
-
fissati con astine o banda elastica, regolabili;
-
minimo peso ed ingombro;
-
parte ottica perfettamente alloggiata;
-
panoramici;
-
resistenti alla combustione, stabili al calore, resistenti alla disinfezione;
-
ottima trasparenza della parte ottica e lavorazione perfetta;
-
in caso di lenti scure deve garantire una buona visione e proteggere da
radiazioni nocive;
-
lenti in vetro organico termoplastico, a base di carbonio ed idrogeno,vetro
minerale a base di silice o vetro organico termoindurente a base di resine
sintetiche”.
Pagina
introduttiva del sito web di
INFOR.MO.:
nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
1748,
1696 e
2723 (archivio incidenti 2002/2004).
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