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"Gas e sicurezza: trasporto, rilevatori e legislazione antincendio"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
08/10/2012 - Con riferimento ai
pericoli relativi all’uso e alla gestione dei
gas, PuntoSicuro continua la pubblicazione di materiali per favorire la
prevenzione di incidenti e la tutela della salute dei lavoratori.
A
questo proposito nei mesi scorsi abbiamo presentato gli atti del seminario “ Sicurezza
nell’uso dei gas compressi e liquefatti”, che si è tenuto al Campus
Universitario di Parma il 6 luglio 2010, soffermandoci in particolar modo sui gas di petrolio
liquefatto (GPL) e sulla gestione in sicurezza dei
gas industriali.
Il
seminario si è occupato tuttavia di vari temi relativi alla prevenzione, ad
esempio in relazione al
trasporto dei
gas.
In
“
Gas Comburenti. Trasporto e misure di
sicurezza”, a cura dell’ing. Mario Guareschi, si ricorda che col termine
comburente “si intende una sostanza che agisce come agente riducente di un
combustibile in una reazione di combustione. Senza di esso, la combustione non
ha luogo”. Infatti la combustione di un gas combustibile avviene solo in
presenza di tre fattori (il cosiddetto “ triangolo
del fuoco”): combustibile, comburente
e fonte di innesco. E “perché la
sorgente di innesco sia sufficiente al propagarsi della combustione i due
reagenti, combustibile e comburente, devono trovarsi entro dei limiti percentuali
sul volume definiti dai
Limiti di
infiammabilità:
-
“
Limite inferiore di infiammabilità:
al di sotto di questo valore il gas non è abbastanza concentrato per
infiammarsi;
-
Limite superiore di infiammabilità:
al di sopra di questo valore non vi è abbastanza comburente per la combustione”.
Tuttavia
“pur senza l’innesco o una sorgente di calore un miscela esplosiva”, il combustibile
(più il comburente) si può infiammare “se ci troviamo oltre ad una determinata
temperatura, detta
Temperatura di auto
accensione”.
In
particolare i
comburenti gassosi più
comunemente utilizzati sono:
-
“
ossigeno: trova applicazione nel
taglio della lamiera, nel settore medicale, aumento della temperatura nella
combustione, etc;
-
protossido: viene impiegato in ambito
medicale come anestetico;
-
cloro: trattamento delle acque,
produzione della plastica, etc;
-
fluoro: industria farmaceutica e
cosmesi.
In
particolare il cloro ed il fluoro “sono molto più pericolosi dell’ossigeno,
altamente reattivi e tossici se inalati, sono gas da trattare con estrema cura.
Tuttavia il vasto campo di applicazione fanno dell’ossigeno un gas comburente
molto più importante ai fini della sicurezza”. E ad alti livelli di
concentrazione “l’ossigeno aumenta l’infiammabilità di materiali sia solidi che
gassosi. Con concentrazioni superiori a 24% v/v (volume/volume, ndr) il
vestiario, metalli sporchi di sostanze grasse, oli, vaseline, possono andare in
auto combustione”.
L’
ossigeno viene trasportato in “bombole
da 5 a 50L in forma gassosa a 200bar, oppure in isocontainer o cisterne
criogeniche in pressione a circa -180°C. Le bombole rappresentano la sorgente
di rischio più frequente durante il trasporto o l’utilizzo. Spesso l’incuranza
nella manipolazione dei recipienti provoca fughe di gas”.
Queste
alcune
indicazioni per la movimentazione delle bombole di
ossigeno o di un altro gas comburente:
-
“lontananza da altre bombole di gas
combustibile o combustibile in generale;
-
verifica della chiusura ed evitare l’eventuale apertura in seguito ad urti
accidentali;
-
le bombole devono essere sempre fissate;
-
usare solo bombole collaudate e dotate di cappellotto inamovibile;
-
immagazzinare in luoghi ventilati”.
Qualche
indicazione sui
rilevatori di gas si
può trovare invece nell’intervento “
Rilevatori
di gas”, a cura di Davide Simonato (Product Manager, Linea Gas Tecnici e
Miscele – SAPIO).
L’intervento
ricorda innanzitutto che al di là dei rischi correlati ai gas pericolosi, la carenza
di ossigeno è “sicuramente la causa dei maggiori incidenti mortali”.
Con
riferimento al Decreto legislativo 81/2008, che sancisce l’obbligo di “adozione
di misure preventive e le conseguenti responsabilità penali per la mancata
applicazione”, si sottolinea l’importanza dei rilevatori:
-
“
rilevatori gas fissi: strumentazione, installata in luoghi o
ambienti ove possono generarsi miscele esplosive, tossiche o sottossigenanti, a
protezione dell’ambiente di lavoro e del personale operante al suo interno;
-
rilevatori gas mobili: strumenti per
la protezione individuale dell’operatore preposti a segnalare la presenza di gas
e miscele potenzialmente pericolose”.
Sono
strumenti di misura che “preavvisano la formazione di atmosfere potenzialmente
pericolose, avvisando precocemente” e quindi consentendo di “disporre di
maggiori tempi per l’adozione di misure correttive o l’evacuazione dal luogo
potenzialmente a rischio”.
Devono
essere: “di facile interpretazione, affidabili, compatti”. E possibilmente: “di
facile installazione, prevedere investimenti contenuti, interfacciabili ad
altri sistemi di prevenzione”.
Concludiamo
con alcune informazioni tratte da un intervento dell’ing. Francesco Martino del
Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Parma, relativo alla prevenzione
incendi e alla “
Legislazione
antincendio in materia di sicurezza nell’uso dei gas compressi e liquefatti”.
Oltre
a citare il decreto ministeriale 16 febbraio 1982 “Modificazioni del decreto
ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività
soggette alle visite di prevenzione incendi”, con riferimento alle attività
elencate, l’intervento ricorda le varie normative, aggiornate alla data del
seminario (7/2010), relative ai
gas.
Distributori GPL:
-
Decreto Presidente Repubblica n° 340 del 24/10/2003 – “Regolamento recante
disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L.
per autotrazione”, modificato da D.M. 03/04/2007;
-
Decreto Ministeriale del 03/04/2007 “Modifiche ed integrazioni all'allegato A
al decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340, recante la
disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L.
per autotrazione”.
Distributori metano:
-
Decreto Ministeriale del 28/06/2002 “Rettifica dell'allegato al decreto 24
maggio 2002, recante norme di prevenzione incendi per la progettazione,
costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas
naturale per autotrazione”.
Gas tossici:
- Regio Decreto
n°147 del 09/01/1927 “Approvazione del regolamento speciale per l'impiego
dei gas tossici”;
-
Decreto Ministeriale del 10/06/1980 “Riconoscimento di efficacia di sistemi di
sicurezza applicati agli impianti frigoriferi industriali ad ammoniaca”.
Gas tecnici:
-
Circolare Ministeriale n°99 del 15/10/1964 - Contenitori di ossigeno liquido.
Tank ed evaporatori freddi per uso industriale.
Depositi GPL:
-
Circolare Ministeriale n° 74 del 20/09/1956 – “D.P.R. 28 giugno 1955, n. 620 -
Decentramento competenze al rilascio di concessioni per depositi di oli
minerali e gas di petrolio liquefatti - Norme di sicurezza”;
-
Decreto Ministeriale del 13/10/1994, “Approvazione
della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la
costruzione, l'installazione e l'esercizio dei depositi di G.P.L. in serbatoi
fissi di capacità complessiva superiore a 5 m3 e/o in recipienti
mobili di capacità complessiva superiore a 5.000 kg”;
-
Decreto Ministeriale del 14/05/2004, “Approvazione della regola tecnica di
prevenzione incendi per l’installazione e l’esercizio dei depositi di gas di
petrolio liquefatto con capacità complessiva non superiore a 13 m3”.
Gas metano:
-
Decreto Ministeriale del 24/11/1984 “Norme di sicurezza antincendio per il
trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con
densità non superiore a 0,8”;
-
Decreto Ministeriale del 16/04/2008 “Regola tecnica per la progettazione,
costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di
distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a
0,8”;
-
Decreto Ministeriale del 17/04/2008 “Regola tecnica per la progettazione,
costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di
trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0,8”.
Ricordiamo
brevemente ai nostri lettori, riguardo alla
prevenzione incendi, normative più recenti:
- D.P.R.
1 agosto 2011 n. 151 contenente il “Regolamento recante semplificazione
della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a
norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122” (D.P.R.
di cui sono stati recentemente parzialmente prorogati
i termini);
-
decreto del Ministro dell’Interno recante
disposizioni relative alle
modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di
prevenzione incendi e alla documentazione da allegare (art. 2, comma 7, DPR
151/2011).
“ Gas
Comburenti. Trasporto e misure di sicurezza”, a cura dell’ing. Mario
Guareschi, intervento al seminario “Sicurezza nell’uso dei gas compressi e
liquefatti” (formato PDF, 4.63 MB).
“ Rilevatori
di gas”, a cura di Davide Simonato (Product Manager, Linea Gas Tecnici e
Miscele – SAPIO), intervento al seminario “Sicurezza nell’uso dei gas compressi
e liquefatti” (formato PDF, 819 kB).
“ Legislazione
antincendio in materia di sicurezza nell’uso dei gas compressi e liquefatti”,
a cura dell’ing. Francesco Martino del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di
Parma, intervento al seminario “Sicurezza nell’uso dei gas compressi e
liquefatti” (formato PDF, 159 kB).
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