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"Recupero capannoni industriali, a Milano premi fino al 20%"
fonte www.edilportale.com / Edilizia
08/11/2012 - Agevolazioni urbanistiche in arrivo per gli interventi di recupero delle
aree industriali. Accade a Milano, dove gli assessori alla Casa,
all’Urbanistica e al Lavoro hanno siglato un’
intesa con i sindacati.
L’accordo mira a incentivare il recupero degli insediamenti produttivi, concedendo un premio volumetrico fino al 20% della superficie lorda di pavimento coinvolta nell’intervento di recupero.
Il premio può essere utilizzato nel luogo in cui viene effettuato l’intervento per ampliare l’edificio produttivo o essere venduto per funzioni urbane anche in altre zone della città.
Per usufruire delle premialità è però necessario il mantenimento dell’attività produttiva esistente. Nel caso in cui l’attività venga dismessa, il diritto acquisito dovrà infatti essere restituito al comune.
Per disincentivare la speculazione nelle aree industriali in crisi, l’intesa fissa dei limiti alla trasformazione degli edifici produttivi. Il cambio dalla funzione produttiva ad altre funzioni urbane può avvenire fino al tetto massimo di 1 mq/mq di superficie lorda di pavimento.
Con la sottoscrizione dell’accordo, il Comune ha inoltre dichiarato di voler prevedere, nel piano dei servizi del Piano di governo del territorio, che gli spazi di lavoro e gli incubatori di impresa con start-up e spin-off, se convenzionati con il comune, possono insediarsi in superfici edificatorie non comprese nell’indice di utilizzazione territoriale.
Come si legge nel comunicato diramato dal Comune, ciò significa che potranno essere considerati come servizi e quindi non avranno limiti volumetrici per la realizzazione di un nuovo edificio.
L’accordo mira a incentivare il recupero degli insediamenti produttivi, concedendo un premio volumetrico fino al 20% della superficie lorda di pavimento coinvolta nell’intervento di recupero.
Il premio può essere utilizzato nel luogo in cui viene effettuato l’intervento per ampliare l’edificio produttivo o essere venduto per funzioni urbane anche in altre zone della città.
Per usufruire delle premialità è però necessario il mantenimento dell’attività produttiva esistente. Nel caso in cui l’attività venga dismessa, il diritto acquisito dovrà infatti essere restituito al comune.
Per disincentivare la speculazione nelle aree industriali in crisi, l’intesa fissa dei limiti alla trasformazione degli edifici produttivi. Il cambio dalla funzione produttiva ad altre funzioni urbane può avvenire fino al tetto massimo di 1 mq/mq di superficie lorda di pavimento.
Con la sottoscrizione dell’accordo, il Comune ha inoltre dichiarato di voler prevedere, nel piano dei servizi del Piano di governo del territorio, che gli spazi di lavoro e gli incubatori di impresa con start-up e spin-off, se convenzionati con il comune, possono insediarsi in superfici edificatorie non comprese nell’indice di utilizzazione territoriale.
Come si legge nel comunicato diramato dal Comune, ciò significa che potranno essere considerati come servizi e quindi non avranno limiti volumetrici per la realizzazione di un nuovo edificio.
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