"Valutazione rischio CEM e Direttiva 2004/40/CE, approfondimento PAF"
fonte www.quotidianosicurezza.it / Sicurezza
Il T.U. 81/08 al Titolo VIII capo IV richiama per quanto riguarda la valutazione del rischio CEM la “data fissata dal primo comma dell’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2004/40/CE”, direttiva il cui recepimento era fissato al 30 aprile 2008, poi slittato al 30 aprile 2012, ma che tuttora è in discussione presso il parlamento europeo.
A causa di proposte di modifica della stessa Direttiva 2004/40/CE, il suo recepimento, con Direttive 2008/46/CE e 2012/11/UE, è stato posticipato al 13 ottobre 2013.
Lo slittamento è stato motivato dalle difficoltà applicative emerse in ambito sanitario per gli addetti agli apparati di risonanza magnetica e dall’esigenza di integrare la direttiva con quanto stabilito sulla protezione da campi magnetici statici e da campi elettromagnetici a basse frequenze dalle linee guida ICNIRP, International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection.
La nuova direttiva sulla tutela dei lavoratori esposti a campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenze 0Hz – 300 GHz, che dovrà succedere alla 2004/40/CE e nato da una proposta della Commissione avanzata nel giugno 2011, è stato approvato dal consiglio UE ed è attualmente all’esame del parlamento europeo.
Pertanto, in attesa dell’entrata in vigore della nuova direttiva resta valido per il rischio CEM l’applicazione del principio generale di cui all’ art.28 ribadito relativamente agli agenti fisici all’art.181 del Titolo VIII, che impegna il datore di lavoro nella valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, inclusi quelli derivanti da esposizioni a campi elettromagnetici, e all’attuazione delle appropriate misure di tutela, a decorrere dal 1 gennaio 2009 (art. 306).
Per quanto concerne le indicazioni operative si rimanda al documento Decreto Legislativo 81/2008 Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro: indicazioni operative, redatto dal Coordinamento Tecnico per laSsicurezza nei Luoghi di Lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con INAIL-Ex-ISPESL e con l’Istituto Superiore di Sanità.
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