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"La sicurezza del carrello elevatore semovente con conducente a bordo"

fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza

09/11/2012 - Nella provincia di Frosinone, come in buona parte d’Italia, l’uso dei  carrelli elevatori ha provocato in questi anni diversi infortuni gravi o mortali.  Infortuni che sono dovuti spesso al ribaltamento del mezzo (23% dei casi), all’investimento (18%) al ferimento prodotto da un carico in caduta (14%) e al sollevamento su un carrello (12%).
 
Per migliorare la prevenzione e sensibilizzare le figure aziendali preposte alla sicurezza, l’ ASL di Frosinone ha elaborato - in occasione della  IV edizione della “ Settimana europea per la sicurezza” che si è tenuta a Frosinone dall’8 al 13 ottobre 2012 – un manuale dal titolo “ Informazioni sull’uso del carrello elevatore semovente con conducente a bordo”.
 
Il manuale, redatto dal  Servizio PreS.A.L. distretto B dell’Asl Frosinone, ricorda che il  carrellista è la “figura professionale capace di operare con il carrello sollevatore in condizioni di massima sicurezza, per se e per gli altri” e riporta tutti i necessari requisiti di idoneità alla mansione.
 
Si ricorda inoltre che la  formazione per l’uso dei carrelli elevatori deve svolgersi in conformità a quanto indicato nell’ accordo del 22 febbraio 2012, approvato in sede di Conferenza Stato Regioni. Accordo concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell’articolo 73, comma 5, del  Decreto legislativo 81/2008.
L’accordo prevede per i  carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo un modulo teorico di 8 ore e un modulo pratico che essere di:
- 4 ore (carrelli industriali semoventi);
- 4 ore (carrelli semoventi a braccio telescopico);
- 4 ore (carrelli elevatori telescopici rotativi);
- 8 ore (carrelli elevatori industriali semoventi, semoventi a braccio telescopico, telescopici rotativi).

Il manuale sottolinea che il carrello elevatore è una “Macchina Operatrice, più o meno complessa, studiata e costruita per sollevare e trasportare solo ed esclusivamente materiali”. Prima di utilizzarla è necessario “leggere attentamente il Libretto d’uso, i dati di targa e i dati identificativi della macchina al fine di individuare le caratteristiche ed i limiti della macchina”. 
 
Dopo aver ricordato i requisiti minimi di sicurezza, le forme di prevenzione attiva  e passiva e i controlli periodici, il documento si sofferma sulla manutenzione.
 
A titolo di esempio si riportano “gli elementi che riguardano la manutenzione nella generalità dei carrelli:
- “freni di servizio (funzionamento impianto frenante);
- freno di stazionamento (funzionamento);
- pneumatici (pressione, consumo, abrasioni) ;
- sterzo (efficienza);
- supporti montanti (cricche, abrasioni);
- cilindri di brandeggio (perdite di olio);
- forche e/o attrezzature intercambiabili (deformazioni);
- montante (deformazioni, cricche, lesioni);
- funi e catene di sollevamento (tagli, abrasioni);
- impianto idraulico ad alta pressione (perdite);
- taratura valvole di sicurezza (efficienza);
- dispositivi generali di sicurezza (funzionamento)”.
Gli esiti della manutenzione, svolta da  lavoratori qualificati, devono essere registrati su apposito “ registro della manutenzione”.
 
Il manuale affronta poi i rischi delle operazioni di rifornimento del carburante e/o di ricarica batterie e i pericoli che possono minare la stabilità del carrello.
 
Si ricorda che un carrello è stabile “quando la sua ‘forza di resistenza’ (la forza che si oppone al ribaltamento) è maggiore della ‘forza di ribaltamento’ del carico, ovvero, la forza che tende a ribaltare il carrello elevatore in avanti”:
forza di resistenza: è il peso del carrello moltiplicato per la distanza tra il suo “baricentro” e l’asse delle ruote anteriori;
- forza di ribaltamento: è il peso del carico moltiplicato per la distanza tra il suo baricentro e l’asse delle ruote anteriori.
È evidente che “un carico sollevato senza problemi con i montanti verticali (con il baricentro del carico vicino al carrello) diventa  instabile quando brandeggiato in avanti (la distanza dal carrello aumenta e quindi anche il momento ribaltante)”. Dunque è necessaria la “massima attenzione alle forche del vostro mezzo quando sono alzate: brandeggiando indietro una piccola pendenza, una sconnessione della pavimentazione o una pendenza della stessa, per spostare il peso verso le ruote posteriori e il ribaltamento è probabile. Le ruote posteriori snodate o la ruota singola di alcuni carrelli, non sono state costruite per garantire la completa stabilità laterale del carrello elevatore”.
 
Altro aspetto importante è la portata del carrello: su ogni carrello prodotto e commercializzato viene affissa una “targa” contenente informazioni, ad esempio l’indicazione della portata minima e quella massima di sollevamento in ogni posizione utilizzando un carrello che ha una attrezzatura intercambiale quale “forca”.
Ricordando che le attrezzature intercambiabili si possono montare sui carrelli, “a condizione che il costruttore abbia previsto un simile impiego sul libretto e che il carrello una volta montata l’attrezzatura risponda alle norme vigenti in materia di sicurezza. Inoltre dette attrezzature devono essere scelte in funzione del tipo di carico e di presa da movimentare”.
 
Vi rimandiamo alla lettura integrale del documento che riporta per i carrellisti diverse immagini esplicative delle misure di prevenzione degli incidenti.
 
Concludiamo con alcune indicazioni operative per l’ uso in sicurezza del carrello elevatore:
- “il carrello va azionato solo quando l’operatore è al posto di guida;
- il carico va posizionato a ridosso del montante che deve essere inclinato all’indietro; 
- il carico del carrello deve avere il baricentro in prossimità del montante: deve essere rispettato il diagramma della portata;
- il carrello non deve essere mai sovraccaricato: deve essere rispettato il diagramma della portata;
- il carrello deve procedere a velocità moderata;
- i ponti trasportabili devono essere sicuri; 
- le curve devono essere affrontate adagio;
- per evitare il ribaltamento del carrello, prima della messa in moto le forche devono essere abbassate;
- quando il carico nasconde la visuale si deve procedere a marcia indietro;
- quando si procede in retromarcia si deve guardare all’indietro; 
- nelle zone di operazione del carrello è vietato il transito;
- non si devono trasportare persone a bordo del carrello;
- il carrello non può essere utilizzato per il sollevamento di persone (tranne con cestello omologato);
- il carrello deve essere parcheggiato in modo da non creare intralcio”. 
 
Si ricorda infine che il carrello elevatore “in genere non può circolare sulla viabilità pubblica, a meno che:
- venga immatricolato come macchina operatrice, ai sensi dell’art. 58 del C.d.S.;
- si faccia richiesta di Nulla Osta presso la Motorizzazione (MCTC), alla Circolazione Saltuaria per brevi tratti”.
 
 
 
Asl Frosinone, “ Informazioni sull’uso del carrello elevatore semovente con conducente a bordo”, documento redatto dal Servizio PreS.A.L. distretto B dell’Asl Frosinone (formato PDF, 2.95 MB).

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