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"Ingegneri e architetti, Inarcassa vara la riforma previdenziale"
fonte www.edilportale.com / Normativa
21/11/2012 - È stata approvata la riforma previdenziale di Inarcassa, la cassa di
previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi
professionisti.
La riforma - approvata in via definitiva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dopo aver superato con successo lo stress test voluto dal Ministro Fornero nel mese di settembre - segna il passaggio al metodo contributivo e la sostenibilità a 50 anni.
In una nota Inarcassa spiega che la riforma riconosce previdenza e assistenza, nel nome dell’ equità inter e intragenerazionale, e la coniuga con l’equilibrio economico e finanziario della Cassa. La valutazione attuariale del Bilancio Tecnico 2011 fatta con i nuovi criteri indica, infatti, un equilibrio strutturale del sistema previdenziale di Inarcassa, che va molto al di là della sostenibilità a 50 anni.
Sono state così salvaguardate tutte le aspettative solidaristiche dell’attuale sistema previdenziale:
- il mantenimento della pensione minima sia per gli iscritti meno abbienti che per le situazioni meritorie;
- il riconoscimento di un accredito figurativo relativo alle contribuzioni ridotte degli iscritti giovani;
- la flessibilità di uscita pensionistica;
- la pensione volontaria aggiuntiva per chi intende migliorare il proprio profilo previdenziale.
Tali misure - continua la nota - assicurano tutela dove è necessario, protezione ai più anziani ed un migliore profilo previdenziale ai più giovani.
Infine, a garanzia dell’equità intracategoriale, sono stati studiati coefficienti specifici di trasformazione ‘per coorte’ e non per età; l’aspettativa di vita è infatti uguale per tutti i nati nello stesso anno. Sarà così possibile anticipare il pensionamento a 63 anni a patto di aver maturato un’ anzianità contributiva di 35 anni, con una riduzione però nell’importo della pensione, in considerazione del maggior periodo di godimento della pensione. Al tempo stesso si potrà andare in pensione a 70 anni con un trattamento migliore.
“Il nostro contributivo è una rivoluzione che ci pone all’avanguardia di molti paesi europei - dichiara il Presidente di Inarcassa Paola Muratorio -. Grazie ad un sistema innovativo raggiungiamo una sostenibilità strutturale, ossia un equilibrio permanente dei conti, tra entrate e uscite previdenziali a garanzia di tutti gli iscritti, giovani e anziani”. “La nostra riforma - conclude Muratorio - chiama gli iscritti ad un ruolo più attivo e consapevole rispetto alle leve da utilizzare per la costruzione della propria pensione, valorizzando la specificità di ingegneri e architetti liberi professionisti e le caratteristiche del sistema di riferimento delle Casse”.
La riforma - approvata in via definitiva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dopo aver superato con successo lo stress test voluto dal Ministro Fornero nel mese di settembre - segna il passaggio al metodo contributivo e la sostenibilità a 50 anni.
In una nota Inarcassa spiega che la riforma riconosce previdenza e assistenza, nel nome dell’ equità inter e intragenerazionale, e la coniuga con l’equilibrio economico e finanziario della Cassa. La valutazione attuariale del Bilancio Tecnico 2011 fatta con i nuovi criteri indica, infatti, un equilibrio strutturale del sistema previdenziale di Inarcassa, che va molto al di là della sostenibilità a 50 anni.
Sono state così salvaguardate tutte le aspettative solidaristiche dell’attuale sistema previdenziale:
- il mantenimento della pensione minima sia per gli iscritti meno abbienti che per le situazioni meritorie;
- il riconoscimento di un accredito figurativo relativo alle contribuzioni ridotte degli iscritti giovani;
- la flessibilità di uscita pensionistica;
- la pensione volontaria aggiuntiva per chi intende migliorare il proprio profilo previdenziale.
Tali misure - continua la nota - assicurano tutela dove è necessario, protezione ai più anziani ed un migliore profilo previdenziale ai più giovani.
Infine, a garanzia dell’equità intracategoriale, sono stati studiati coefficienti specifici di trasformazione ‘per coorte’ e non per età; l’aspettativa di vita è infatti uguale per tutti i nati nello stesso anno. Sarà così possibile anticipare il pensionamento a 63 anni a patto di aver maturato un’ anzianità contributiva di 35 anni, con una riduzione però nell’importo della pensione, in considerazione del maggior periodo di godimento della pensione. Al tempo stesso si potrà andare in pensione a 70 anni con un trattamento migliore.
“Il nostro contributivo è una rivoluzione che ci pone all’avanguardia di molti paesi europei - dichiara il Presidente di Inarcassa Paola Muratorio -. Grazie ad un sistema innovativo raggiungiamo una sostenibilità strutturale, ossia un equilibrio permanente dei conti, tra entrate e uscite previdenziali a garanzia di tutti gli iscritti, giovani e anziani”. “La nostra riforma - conclude Muratorio - chiama gli iscritti ad un ruolo più attivo e consapevole rispetto alle leve da utilizzare per la costruzione della propria pensione, valorizzando la specificità di ingegneri e architetti liberi professionisti e le caratteristiche del sistema di riferimento delle Casse”.
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