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"Bologna, fotovoltaico al posto dell'amianto sui tetti dei privati"
fonte www.edilportale.com / Ambiente
25/02/2013 - “I tetti di Bologna, dall'amianto al fotovoltaico” è il primo progetto
attuativo del Piano di azione per l'energia sostenibile che partirà a
marzo nel capoluogo emiliano.
Il piano prevede la completa eliminazione dell’amianto dalle coperture degli edifici privati della Città di Bologna e la contemporanea installazione di impianti fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; sugli stessi edifici sarà possibile anche realizzare interventi per migliorare l’isolamento termico.
Promotore dell’iniziativa è il Comune di Bologna, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e Unindustria che hanno illustrato il progetto.
Per la realizzazione del progetto sono previsti investimenti per oltre 13,5 milioni di euro e la copertura di circa 18 mila mq di superficie per l’istallazione di 2,2 Mwp di fotovoltaico sulle coperture. Oltre al risparmio derivante dall’energia elettrica prodotta, i privati potranno beneficiare sullo smaltimento gratuito dei metri quadrati di amianto, da parte delle aziende aderenti all’iniziativa.
Il Comune di Bologna, inoltre, s’impegna ad agevolare e semplificare l’azione amministrativa sull’espletamento delle procedure.
“L’idea - dichiara la responsabile di Cna, Carlotta Ranieri - nasce dalla necessità di elaborare un meccanismo alternativo a quello degli incentivi statali che nel tempo si sono ridotti, mentre ormai siamo al conto alla rovescia per la chiusura dell'attuale Conto energia, che comunque si potrà sommare ai benefici offerti dal progetto presentato”.
“Cna e Unindustria - commenta l’assessore comunale all’ambiente, Patrizia Gabellini - hanno raccolto la sfida di tenere insieme un progetto di sviluppo delle fonti rinnovabili e la rimozione di un elemento fortemente inquinante come l'amianto”.
“Il progetto offre dunque molteplici aspetti virtuosi - aggiunge l’assessore - dal punto di vista dell'integrazione tra pubblico e privato: il sostegno economico per la rimozione dell'amianto che è un obbligo di legge, la diffusione dell'energia fotovoltaica, il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici”.
Circa l’attività di monitoraggio e gestione della questione amianto, il responsabile comunale dell’unità di controllo ambientale sottolinea l’obiettivo di ottenere una mappatura sempre più precisa e l’impegno del Comune di Bologna a predisporre un vademecum sugli obblighi in carico ai proprietari, specie dei capannoni industriali e degli edifici residenziali.
Il piano prevede la completa eliminazione dell’amianto dalle coperture degli edifici privati della Città di Bologna e la contemporanea installazione di impianti fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; sugli stessi edifici sarà possibile anche realizzare interventi per migliorare l’isolamento termico.
Promotore dell’iniziativa è il Comune di Bologna, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e Unindustria che hanno illustrato il progetto.
Per la realizzazione del progetto sono previsti investimenti per oltre 13,5 milioni di euro e la copertura di circa 18 mila mq di superficie per l’istallazione di 2,2 Mwp di fotovoltaico sulle coperture. Oltre al risparmio derivante dall’energia elettrica prodotta, i privati potranno beneficiare sullo smaltimento gratuito dei metri quadrati di amianto, da parte delle aziende aderenti all’iniziativa.
Il Comune di Bologna, inoltre, s’impegna ad agevolare e semplificare l’azione amministrativa sull’espletamento delle procedure.
“L’idea - dichiara la responsabile di Cna, Carlotta Ranieri - nasce dalla necessità di elaborare un meccanismo alternativo a quello degli incentivi statali che nel tempo si sono ridotti, mentre ormai siamo al conto alla rovescia per la chiusura dell'attuale Conto energia, che comunque si potrà sommare ai benefici offerti dal progetto presentato”.
“Cna e Unindustria - commenta l’assessore comunale all’ambiente, Patrizia Gabellini - hanno raccolto la sfida di tenere insieme un progetto di sviluppo delle fonti rinnovabili e la rimozione di un elemento fortemente inquinante come l'amianto”.
“Il progetto offre dunque molteplici aspetti virtuosi - aggiunge l’assessore - dal punto di vista dell'integrazione tra pubblico e privato: il sostegno economico per la rimozione dell'amianto che è un obbligo di legge, la diffusione dell'energia fotovoltaica, il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici”.
Circa l’attività di monitoraggio e gestione della questione amianto, il responsabile comunale dell’unità di controllo ambientale sottolinea l’obiettivo di ottenere una mappatura sempre più precisa e l’impegno del Comune di Bologna a predisporre un vademecum sugli obblighi in carico ai proprietari, specie dei capannoni industriali e degli edifici residenziali.
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