"Le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, in testa alle denunce"
fonte www.quotidianosicurezza.it / Salute
L’incremento nel 2011 delle denunce di malattia professionale ha riguardato tutte le gestioni. Qui di seguito i dati rilevati dalla relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta del gennaio scorso.
Industria e servizi. Delle 46.558 denunce del 2011, i due settori ne hanno registrato 38.101, con un aumento del 6,9% rispetto al 2010 (quasi 2.500 in più) e del 41,7% rispetto al 2007 (erano 26.888).
Agricoltura. Si sono avute 7.971 denunce, +24,8% rispetto al 2010 (quasi 1.600 in più), addirittura +383,1% rispetto al 2007 (erano 1.650).
Dipendenti dello Stato. Sono stati denunciati 486 casi, ossia +14,4% rispetto al 2010 (61 in più), +23,0% rispetto al 2007 (395 casi).
Se si considerano le tipologie, anche nel 2011 le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, dovute prevalentemente a sovraccarico bio-meccanico e movimenti ripetuti, sono state le tecnopatie più diffuse (31.000 denunce complessivamente, sono ormai da molti anni la patologia più frequente). La loro incidenza sul totale è sistematicamente cresciuta passando dal 40 per cento del 2007 al 66 per cento del 2011.
A farne le spese, i lavoratori affetti da:
- patologie dei dischi intervertebrali (oltre 11.000 denunce nel 2011, che sono quindi più che triplicate nei 5 anni di osservazione);
- tendiniti (più di 10.000, più che raddoppiate);
- ipoacusie da rumore (5.600 casi);
- patologie respiratorie (quasi 3.500 denunce, in lieve aumento dal 2009);
- patologie cutanee (circa 600 casi, in costante diminuzione da vari anni).
“Un discorso a parte va fatto per le malattie da amianto. Ogni anno vengono denunciati all’INAIL più di 2.000 casi di malattia, tra:
- asbestosi (quasi 600 l’anno);
- placche pleuriche (7-800 l’anno);
- neoplasie letali, mesoteliomi pleurici e carcinomi polmonari in particolare (circa 1.000 denunce l’anno)”.
Peraltro, si legge nel report della Commissione parlamentare, sempre per le malattie da amianto, il 2011 ha fatto registrare una certa contrazione rispetto al 2010 (rispettivamente 2.250 e 2.294 denunce), attestandosi comunque su livelli superiori agli anni ancora precedenti (circa 2.200 casi l’anno tra il 2007 e 2009).
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