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"Imparare dagli errori: attenzione alle pompe per calcestruzzo!"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
16/05/2013 - Dopo aver parlato degli incidenti correlati all’uso di betoniere e autobetoniere, degli infortuni che avvengono negli impianti di betonaggio, non potevamo non soffermarci anche sui casi di infortunio correlati alle
autobetonpompe e alle
pompe per calcestruzzo.
Nel documento " Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere"
- elaborato dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE) e
dall’Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato
(ATECAP) e approvato il 19 gennaio 2011 dalla Commissione consultiva –
si trovano alcune definizioni:
-
autobetoniera (ATB): “dispositivo per miscelare
il calcestruzzo, montato su un telaio di un automezzo, capace di
miscelare e consegnare e scaricare un calcestruzzo omogeneo”;
-
autobetonpompa (ATBP): “dispositivo per
miscelare il calcestruzzo, montato su un telaio di un automezzo, capace
di miscelare e consegnare e scaricare un calcestruzzo omogeneo
attraverso il pompaggio del calcestruzzo stesso. Tale automezzo nasce
dall’unione di una autobetoniera con una pompa per calcestruzzo”.
Senza dimenticare che la
pompa per calcestruzzo è
un “dispositivo montato su un telaio di un automezzo, capace di
scaricare un calcestruzzo omogeneo attraverso il pompaggio del
calcestruzzo stesso”.
Gli incidenti che riportiamo sono tratti dalle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso di infortunio riguarda un
lavoratore che sta effettuando operazioni di pompaggio di calcestruzzo da
un'autobetoniera per costruire una soletta.
Dopo
una decina di minuti di fornitura di calcestruzzo, azionata da una pulsantiera
che il lavoratore ha al collo, il
braccio
della betonpompa improvvisamente si abbatte su di lui causandone la morte per frattura del cranio.
Diversi
gli elementi causali – determinanti o modulatori - dell’infortunio mortale:
-
il cedimento strutturale dello snodo principale della pompa (collasso delle
saldature);
-
il transito sotto il braccio della betoniera;
-
il mancato uso dell' elmetto di
protezione.
Nel
secondo caso un lavoratore si trova
con i componenti della squadra (4 persone) nella zona cosiddetta di riempimento
dell'arco rovescio per procedere al getto di calcestruzzo.
Tale
operazione consiste nel riempimento di uno strato di pavimento della galleria
di profondità di circa 150 cm, nella zona centrale con calcestruzzo (cls).
Tale
calcestruzzo è fornito da una autobetoniera e viene erogato tramite una
autopompa ad essa collegata. Sopra la zona dove si trova il primo lavoratore vi
è un ponte dotato di movimento di traslazione laterale per poter consentire il
passaggio dei veicoli lungo la galleria, inoltre al centro della stessa zona è
ubicata anche una cassaforma di larghezza di 120 cm e circa 60 cm di
profondità, per la realizzazione di una canaletta di sezione trapezoidale
destinata al passaggio di tubi e servizi della galleria.
Il
lavoratore si trova sopra la canaletta e guida la parte terminale del tubo
della pompa per eseguire il getto; nel corso di questa operazione viene
investito al volto da un getto cls fuoriuscito violentemente a causa di una
rimessa in marcia della pompa che si
era momentaneamente bloccata. A causa del contraccolpo batte violentemente la
testa (non indossa il casco di protezione) su una parete metallica della
canaletta. Muore per frattura cranica (non indossava dispositivi di protezione
della testa).
È
evidente sia il problema di sicurezza dato dall’interruzione del flusso con
blocco della pompa (e dalla successiva rimessa in marcia) che l’assenza del casco di protezione.
La prevenzione
Come
abbiamo già accennato in apertura di articolo, nella seduta del 19 gennaio 2011
la Commissione consultiva permanente sulla salute e sicurezza sul lavoro ha
approvato un documento dal titolo " Procedura per la
fornitura di calcestruzzo in cantiere".
Il
documento ha l'
obiettivo di fornire
alle imprese esecutrici e alle imprese fornitrici di calcestruzzo
preconfezionato:
-
“le informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori coinvolti
nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore di
calcestruzzo preconfezionato e l’impresa cliente;
-
un indirizzo che definisca le procedure finalizzate alla sicurezza dei
lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di
fornitura di calcestruzzo da parte dell’impresa edile, fino alla consegna del
prodotto nel cantiere di destinazione”.
Ciò
al fine di applicare, “nei casi in cui l’impresa fornitrice di calcestruzzo non
partecipi in alcun modo alle lavorazioni di cantiere”, quanto prescritto
dall’art. 26 (Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione) del D. Lgs. 81/2008 in termini di collaborazione e
informazione reciproca fra datori di lavoro di tali imprese.
Nel documento vengono descritte le
procedure operative di
competenza dell’impresa fornitrice di calcestruzzo preconfezionato e
dell’impresa esecutrice e i rischi associati a ciascuna fase di lavoro, dal
momento dell’accesso in cantiere al momento dell’uscita dal medesimo. In
particolare sono analizzati i rischi e le procedure dettagliate per la
sicurezza dei lavoratori (laddove non siano state adottate misure organizzative
volte ad eliminare tali rischi) in merito a queste
attività:
-
accesso e transito dei mezzi in cantiere;
-
operazioni preliminari allo scarico;
-
operazioni di scarico (ATB);
-
scarico in benna o secchione movimentato da gru;
-
scarico diretto con tratti di canala aggiuntiva;
-
scarico in pompa di calcestruzzo;
-
operazioni di pompaggio (uso del braccio di ATBP e della pompa);
-
operazioni finali (riassetto del mezzo, pulizia/lavaggio);
-
uscita dal cantiere”.
Rimandando
ad una prossima puntata di “Imparare dagli errori” le informazioni sulla prevenzione
nelle operazioni di pompaggio, rivolgiamo oggi la nostra attenzione ai rischi e
alla prevenzione nella fase di “
scarico
in pompa di calcestruzzo”.
In
questa fase i
rischi sono relativi
a:
-
“urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dall’alto;
-
schiacciamento, seppellimento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o
cedimento del terreno;
-
urto del capo”.
Riguardo
alle
procedure di sicurezza per
l’impresa fornitrice, tutte le manovre devono avvenire seguendo le “indicazioni
impartite dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa
esecutrice”.
Il
lavoratore dell'impresa fornitrice “deve:
-
posizionare l’ATB in modo da consentire lo scarico nella vaschetta della pompa
e regolare il flusso coordinandosi con il pompista.
-
nella manovra di avvicinamento in retromarcia agire con molta prudenza per non
urtare eventuali persone o la pompa stessa.
-
verificare visivamente il corretto posizionamento.
-
per controllare il flusso di calcestruzzo nella tramoggia della pompa, in caso
di ridotta visuale, posizionarsi in luoghi di lavoro espressamente indicati
dall'impresa esecutrice.
-
non passare o sostare sotto il braccio della pompa.
-
non passare o sostare sotto la canala di scarico” ( terminale
dell’autobetoniera
deputato allo scarico del calcestruzzo).
Inoltre
il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’
impresa esecutrice “deve:
-
impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell'impresa fornitrice sulle
manovre da effettuare;
-
vietare di sostare nei pressi del canale di getto della pompa nella fase iniziale
del getto stesso;
-
in caso di necessità di contattare il lavoratore dell'impresa fornitrice
durante le manovre, avvicinarsi alla cabina da posizione visibile e solo previo
cenno di assenso.
-
vietare di passare o sostare sotto il braccio della pompa.
-
vietare di passare o sostare sotto la canala di scarico”.
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