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"Prevenzione sismica: bonus fiscale per 74 comuni umbri"
fonte www.lavoripubblici.it / Edilizia
30/07/2013 - “Il bonus fiscale del 65% per lavori di consolidamento antisismico
utilizzabile da 3.069 comuni di fascia sismica 1 e 2 è un segnale
positivo che ci giunge dal Parlamento e che non va sottostimato”,
commenta così l’assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Vinti,
il recente provvedimento approvato dal Parlamento. “Questo paese,
afferma l’assessore, ha bisogno, e non da ora, di avviare una
consistente politica di difesa del territorio e al contempo sostenere
una forte innovazione nel settore dell’edilizia”. L’agevolazione fiscale
è passata dal 50% al 65%, anche se con un doppio limite: fascia 1 e 2 e
tipologia dell’edificio, limitando cioè la nuova agevolazione alle
prime case e agli stabilimenti produttivi.
“In Umbria, sottolinea Vinti, saranno utilizzabili in 74 dei 92 Comuni. Le attività nazionali di prevenzione sismica che, fino ad oggi, erano relegate in ambiti poco noti quali il piano nazionale antisismico che, grazie al tenace impegno delle Regioni, ha saputo gettare le basi anche per le attività future e i cui frutti sono oggi alla portata di tutti. La Regione Umbria vede oggi concretizzarsi in ambito nazionale, dopo il terremoto che la colpì duramente nel 1997, il tanto lavoro profuso dalle proprie strutture, le conoscenze tecniche acquisite e le metodologie messe a punto in ambito di prevenzione sismica
v Finalmente, prosegue l’assessore, la prevenzione sismica del patrimonio esistente diventa istituzionalizzata e generalizzata e non più relegata a pochi interventi realizzabili con i modesti finanziamenti nazionali: basti pensare che per l’annualità 2012, la Regione Umbria ha potuto ammettere a finanziamento solo 53 interventi e che, per l’annualità in corso saranno probabilmente altrettanti gli interventi privati a poter beneficiare di contributi per le medesime finalità di prevenzione sismica.
Ancorché riservati ai Comuni umbri di alta e media sismicità (ovvero di fascia 1 e 2, escludendo al momento i Comuni in Fascia 3) oggi si innesca il processo di “cultura della prevenzione sismica” con numeri potenzialmente elevatissimi e con un altrettanto grande possibile rilancio del settore delle costruzioni”.
“Con l’entrata in vigore del decreto legge, nelle zone interessate dell’Umbria, afferma Vinti, tutti potranno beneficiare del credito d’imposta per la realizzazione di interventi di prevenzione sismica nonché di messa in sicurezza statica dei propri edifici adibiti ad abitazione principale ovvero dei propri stabilimenti produttivi. L’entrata in vigore delle nuove norme, segna uno spartiacque in tema di prevenzione sismica: da oggi e per il futuro potremo lavorare attivamente al miglioramento statico e sismico degli edifici e delle attività produttive su larga scala in tempo “di pace”, lontano cioè dalle fasi concitate delle emergenze o dei disastri che continuamente colpiscono il territorio italiano e, in particolare, quello umbro”. L’assessore Vinti infine auspica che “l’iniziativa prevista di prevenzione sismica vada ben oltre l’attuale limite del 1 gennaio 2014, favorendo così anche il rilancio dell’edilizia”.
I Comuni che potranno beneficiare del provvedimento, secondo l’attuale classificazione sismica sono:
Fascia 1
Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Foligno, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto, Trevi, Vallo di Nera, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino.
Fascia 2
Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Ritaldi, Castiglion del Lago, Citerna, Città di Castello Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fratta Todina, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montefalco, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, San Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Todi, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica, Valtopina, Acquasparta, Amelia, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Montecastrilli, Narni, Otricoli, San Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni.
“In Umbria, sottolinea Vinti, saranno utilizzabili in 74 dei 92 Comuni. Le attività nazionali di prevenzione sismica che, fino ad oggi, erano relegate in ambiti poco noti quali il piano nazionale antisismico che, grazie al tenace impegno delle Regioni, ha saputo gettare le basi anche per le attività future e i cui frutti sono oggi alla portata di tutti. La Regione Umbria vede oggi concretizzarsi in ambito nazionale, dopo il terremoto che la colpì duramente nel 1997, il tanto lavoro profuso dalle proprie strutture, le conoscenze tecniche acquisite e le metodologie messe a punto in ambito di prevenzione sismica
v Finalmente, prosegue l’assessore, la prevenzione sismica del patrimonio esistente diventa istituzionalizzata e generalizzata e non più relegata a pochi interventi realizzabili con i modesti finanziamenti nazionali: basti pensare che per l’annualità 2012, la Regione Umbria ha potuto ammettere a finanziamento solo 53 interventi e che, per l’annualità in corso saranno probabilmente altrettanti gli interventi privati a poter beneficiare di contributi per le medesime finalità di prevenzione sismica.
Ancorché riservati ai Comuni umbri di alta e media sismicità (ovvero di fascia 1 e 2, escludendo al momento i Comuni in Fascia 3) oggi si innesca il processo di “cultura della prevenzione sismica” con numeri potenzialmente elevatissimi e con un altrettanto grande possibile rilancio del settore delle costruzioni”.
“Con l’entrata in vigore del decreto legge, nelle zone interessate dell’Umbria, afferma Vinti, tutti potranno beneficiare del credito d’imposta per la realizzazione di interventi di prevenzione sismica nonché di messa in sicurezza statica dei propri edifici adibiti ad abitazione principale ovvero dei propri stabilimenti produttivi. L’entrata in vigore delle nuove norme, segna uno spartiacque in tema di prevenzione sismica: da oggi e per il futuro potremo lavorare attivamente al miglioramento statico e sismico degli edifici e delle attività produttive su larga scala in tempo “di pace”, lontano cioè dalle fasi concitate delle emergenze o dei disastri che continuamente colpiscono il territorio italiano e, in particolare, quello umbro”. L’assessore Vinti infine auspica che “l’iniziativa prevista di prevenzione sismica vada ben oltre l’attuale limite del 1 gennaio 2014, favorendo così anche il rilancio dell’edilizia”.
I Comuni che potranno beneficiare del provvedimento, secondo l’attuale classificazione sismica sono:
Fascia 1
Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Foligno, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto, Trevi, Vallo di Nera, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino.
Fascia 2
Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Ritaldi, Castiglion del Lago, Citerna, Città di Castello Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fratta Todina, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montefalco, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, San Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Todi, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica, Valtopina, Acquasparta, Amelia, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Montecastrilli, Narni, Otricoli, San Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni.
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