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"Un metodo per valutare e gestire i rischi da stress nella scuola"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
26/08/2013 - I rischi correlati a situazioni stressanti negli ambienti di lavoro, classificati all’interno dei rischi psicosociali,
sono ben presenti nel mondo della scuola. E una delle conseguenze che
sembra colpire in modo particolare il personale insegnante - derivate
dall’esposizione prolungata a situazioni lavorative dove i
rischi stress lavoro-correlati (SL-C) sono elevati - la sindrome del burn-out.
Ricordando che la
valutazione dei rischi SL-C e
l’adozione di specifiche ed adeguate misure di prevenzione è
obbligatoria anche per le scuole, ci soffermiamo su un documento
presentato sul sito dell’ ULSS 20 Verona e correlato al lavoro del Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole ( SiRVeSS).
Il
documento, a cura del Ministero dell’istruzione, dell’università e della
ricerca - Ufficio scolastico regionale per il veneto, ha come titolo “
I rischi da stress lavoro-correlato nella
scuola. Metodo operativo completo di valutazione e gestione (versione 2-2012)”
ed è stato prodotto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto in
collaborazione con il Gruppo regionale SPISAL sullo stress lavoro-correlato
(composto da personale SPISAL di tutte le province venete).
Nel
documento, che presenta un
metodo
completo per la valutazione e la gestione dei rischi da stress lavoro-correlato
(rischi SL-C) in ambito scolastico, si ricorda che la letteratura e la
normativa (europea e nazionale) “concordano nel dare un’importanza determinante
all’ambiente di lavoro e, ancor più, all’organizzazione del lavoro e al suo
contenuto specifico”.
Se
nelle scuole la valutazione dei
rischi SL-C
è obbligatoria, è obbligatorio anche adottare, nei casi in cui si dimostri
necessario, “specifiche ed adeguate misure di prevenzione, cioè mettere in atto
tutte quelle azioni che possono migliorare l’organizzazione del lavoro e che
afferiscono principalmente al ruolo del dirigente scolastico”.
In
questo senso il
miglioramento
dell’organizzazione del lavoro è “un processo che deve nascere all’interno
di ogni singola istituzione scolastica, con l’obiettivo di armonizzare il
potenziale rappresentato dalla popolazione
lavorativa con le esigenze espresse da questa, con le regole e le
priorità che la scuola si è date, con le criticità o le opportunità
individuate, con i vincoli di natura contrattuale o normativa e con le istanze
espresse dagli allievi e dalle loro famiglie”.
Si
ribadisce che non esistono strumenti di intervento precostituiti: “ogni scuola
deve innescare il proprio processo di crescita, partendo da un’analisi attenta
della situazione e da una conoscenza completa delle prassi e delle consuetudini
interne”. Infatti il dirigente
scolastico,
responsabile della salute e sicurezza di tutti i suoi lavoratori, “deve essere
consapevole che un contesto lavorativo caratterizzato da un buon livello
organizzativo e, nel contempo, capace di tutelare e di valorizzare il capitale
umano a disposizione, favorisce la crescita dell’istituzione scolastica in
termini di qualità dell’offerta formativa, di sviluppo e ricerca didattica, di
ampliamento delle iniziative e delle attività, di coerenza dei messaggi
educativi, di apertura al territorio e alle scuole viciniore, ecc., con indubbi
vantaggi in termini d’immagine e di credibilità, sia interna che esterna”.
Una
reale prevenzione del disagio e promozione del benessere organizzativo si basa su diverse
parole chiave che costituiscono anche dei riferimenti importanti per il metodo
presentato: “confort ambientale; chiarezza e condivisione degli obiettivi del
lavoro; valorizzazione ed ascolto delle persone; attenzione ai flussi informativi;
relazioni interpersonali e riduzione della conflittualità; operatività e
chiarezza dei ruoli; equità nelle regole e nei giudizi”.
Il
metodo e gli strumenti correlati tengono conto di principi ed indirizzi desunti
dalla letteratura sull’argomento, di precedenti esperienze condotte dalla Rete
di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e della provincia di
Vicenza, delle indicazioni della Commissione consultiva
permanente per
la salute e sicurezza sul lavoro del 18 novembre 2010 e dell’opera di
consulenza e di accompagnamento offerta dal Gruppo regionale SPISAL sullo
stress lavoro-correlato.
Il
metodo si suddivide in
due fasi:
valutazione e
gestione dei rischi SL-C.
In
particolare la
valutazione viene
affidata ad un’apposita commissione, chiamata
Gruppo di Valutazione (GV) e si basa sull’applicazione periodica
dei seguenti due strumenti:
-
una
griglia di raccolta di dati
oggettivi “che, raccogliendo informazioni su fatti e situazioni ‘spia’ (o
‘sentinella’, come li chiama la Commissione consultiva permanente), fornisce
una fotografia oggettiva della realtà scolastica rispetto al tema trattato”;
-
una
check list che “indaga le
possibili sorgenti di stress e alcune problematiche di tipo organizzativo,
permettendo nel contempo di individuare possibili misure correttive, di
prevenzione e/o di miglioramento”.
La
successiva fase di
gestione dei rischi
è naturale competenza del dirigente scolastico, a partire dalle proposte
operative formulate dal GV.
Per
la fase gestionale “oltre ad alcune tabelle che raccolgono una serie di note
direttamente connesse alle voci della check list, altri strumenti di tipo
gestionale proposti dal metodo sono:
-
“un
questionario soggettivo sulla
percezione della problematica SL-C, da somministrare al personale scolastico
qualora le misure correttive poste in essere dopo una prima valutazione
risultino inefficaci”; nella sezione dedicata al questionario “sarà presentato
anche lo strumento alternativo del
focus
group, suggerito dalla
Commissione
consultiva permanente”;
-
un
pacchetto formativo sul tema dei rischi SL-C “da utilizzare
all’interno del piano di formazione del personale predisposto dalla scuola in
coerenza con l’accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 sulla formazione ex art. 37
del D.Lgs. 81/2008”.
Il
metodo inoltre tiene conto delle indicazioni presenti in letteratura e fornite
dalla Commissione consultiva permanente sull’importanza del più ampio
“coinvolgimento dei lavoratori nel processo di valutazione e di gestione dei
rischi SL-C; ciò avviene:
-
attraverso la costituzione di un GV misto, rappresentativo di tutti i
lavoratori della scuola”;
-
“attraverso i momenti formativi rivolti a tutti i lavoratori, che possono
rappresentare un’occasione per valutare la congruità degli strumenti d’indagine
proposti”;
-
“attraverso la somministrazione del questionario
soggettivo
a tutto il personale o l’applicazione di altri strumenti d’indagine soggettiva,
quali i focus group con i lavoratori (nel caso in cui le misure correttive
poste in essere dopo una prima valutazione risultino inefficaci)”.
Nel
metodo proposto, nei limiti del possibile, “si è tenuto conto delle
differenze che caratterizzano i diversi
ordini e gradi di scuola, pur nella considerazione che le problematiche
stress lavoro-correlate hanno una matrice comune e trasversale alle singole
realtà. Laddove le istituzioni scolastiche siano suddivise in più plessi, la
valutazione va organizzata sede per sede e gli strumenti a disposizione
permettono di raccogliere dati ed informazioni importanti rispetto alle
situazioni specifiche, che possono risultare anche molto diverse tra una sede e
l’altra. A partire da una serie di dati oggettivi e di giudizi su alcuni
indicatori ambientali, di contesto e di contenuto del lavoro, il metodo
analizza la situazione complessiva dell’istituzione scolastica (o della sede)”.
Si
sottolinea a questo proposito che il metodo “non si presta dunque a rilevare la
presenza di situazioni particolari, né a trattarle adeguatamente, siano esse
persone con problematiche specifiche o ambienti particolari (palestre, mense,
ecc.); questi casi vanno trattati a parte, in una logica gestionale che non è
comunque estranea al metodo stesso”.
Infine
il metodo è stato studiato “in modo da richiedere esclusivamente risorse
interne alle istituzioni scolastiche”: la metodica e gli strumenti proposti
sono “assolutamente compatibili con le competenze e le professionalità che
normalmente si trovano all’interno di qualsiasi scuola e non richiedono
pertanto il ricorso ad esperti esterni”.
L’indice
delle
sezioni del documento:
Sez.
B – Descrizione generale del metodo
Sez.
C – Il gruppo di valutazione
Sez.
D – La griglia di raccolta dei dati oggettivi
Sez.
E – La check list
Sez.
F – Valutazione complessiva e individuazione del livello di rischio
Sez.
G – Uso della check list per le azioni correttive e di miglioramento
Sez.
H – Il pacchetto formativo
Sez.
I – L’aggiornamento del DVR
Sez.
J – Strumenti per la valutazione approfondita
Sez.
K – Elenco allegati
L’
elenco degli allegati:
1)
Griglia di raccolta dati oggettivi
2)
Chek list A – Ambiente di lavoro
3)
Chek list B – Contesto del lavoro
4)
Check list C1 – Contenuto del lavoro (insegnanti)
5)
Check list C2 – Contenuto del lavoro (amministrativi)
6)
Check list C3 – Contenuto del lavoro (ausiliari)
7)
Check list C4 – Contenuto del lavoro (tecnici)
8) A
– Ambiente di lavoro (tabella interventi correttivi)
9) B
– Contesto del lavoro (tabella interventi correttivi)
10)
C1 – Contenuto del lavoro – insegnanti (tabella interventi correttivi)
11)
C234 – Contenuto del lavoro – personale ATA (tabella interventi correttivi)
12)
Intervento formativo (questionario finale)
13)
Intervento formativo (questionario gradimento)
14)
Questionario soggettivo (insegnanti)
15)
Questionario soggettivo (amministrativi)
16)
Questionario soggettivo (ausiliari)
17)
Questionario soggettivo (tecnici)
18)
Analisi questionario soggettivo (insegnanti)
19)
Analisi questionario soggettivo (amministrativi)
20)
Analisi questionario soggettivo (ausiliari)
21)
Analisi questionario soggettivo (tecnici)
22)
Analisi questionario soggettivo (note per l’uso)
Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca - Ufficio scolastico regionale
per il veneto, “ I
rischi da stress lavoro-correlato nella scuola. Metodo operativo completo di
valutazione e gestione (versione 2-2012)” (formato PDF, 290 kB).
Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca - Ufficio scolastico regionale
per il veneto, “ Allegati
al metodo operativo”
(formato ZIP, 0.6 MB).
Tiziano
Menduto
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