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"Catasto, approvata la sostituzione dei vani coi metri quadri"
fonte www.edilportale.com / Normativa
25/09/2013 - Saranno i metri quadri e non più i vani a determinare il valore degli immobili. La Camera ha approvato l’articolo 2 del
ddl sulla Delega fiscale, contenente la Riforma del Catasto.
Il decreto ad hoc, che sarà adottato dal Governo per rivedere la materia, dovrà rifarsi ad una serie di direttive.
In primo luogo, il valore patrimoniale sarà determinato sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare.
A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione.
Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.
La rendita si calcolerà sottraendo dai valori locativi annui, espressi al metro quadro, le spese necessarie per la manutenzione straordinaria, l’amministrazione, le assicurazioni e gli adeguamenti tecnici prescritti dalla legge.
Gli immobili colpiti da calamità naturali potranno usufruire di tasse ridotte in considerazione delle condizioni di inagibilità o della loro inutilizzabilità.
Per facilitare le operazioni, il territorio sarà suddiviso in microzone e verranno individuati immobili-tipo. Saranno inoltre introdotte nuove mappe catastali sovrapposte ai rilievi aerofotogrammetrici.
I Comuni avranno un ruolo di primo piano nella definizione delle nuove rendite e nella lotta contro la presenza di immobili non censiti o abusivi. Sono infatti previsti incentivi per gli enti locali che contribuiranno all’emersione dei fabbricati sconosciuti al Catasto.
Per diventare definitive, le novità dovranno ora essere convalidate dall’altro ramo del Parlamento.
Il decreto ad hoc, che sarà adottato dal Governo per rivedere la materia, dovrà rifarsi ad una serie di direttive.
In primo luogo, il valore patrimoniale sarà determinato sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare.
A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione.
Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.
La rendita si calcolerà sottraendo dai valori locativi annui, espressi al metro quadro, le spese necessarie per la manutenzione straordinaria, l’amministrazione, le assicurazioni e gli adeguamenti tecnici prescritti dalla legge.
Gli immobili colpiti da calamità naturali potranno usufruire di tasse ridotte in considerazione delle condizioni di inagibilità o della loro inutilizzabilità.
Per facilitare le operazioni, il territorio sarà suddiviso in microzone e verranno individuati immobili-tipo. Saranno inoltre introdotte nuove mappe catastali sovrapposte ai rilievi aerofotogrammetrici.
I Comuni avranno un ruolo di primo piano nella definizione delle nuove rendite e nella lotta contro la presenza di immobili non censiti o abusivi. Sono infatti previsti incentivi per gli enti locali che contribuiranno all’emersione dei fabbricati sconosciuti al Catasto.
Per diventare definitive, le novità dovranno ora essere convalidate dall’altro ramo del Parlamento.
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