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"I requisiti per applicare sistemi di gestione nelle strutture sanitarie"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
14/10/2013 - Nella normativa
nazionale e europea in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in
questi anni è notevolmente cresciuta la considerazione e l’importanza dei
sistemi gestionali SSL, dove per “ sistema
di gestione della sicurezza” si può intendere
l’insieme di personale, risorse, politiche e procedure che
interagiscono in modo organizzato per assicurare che un compito assegnato è
svolto, ovvero per raggiungere e mantenere uno specifico obiettivo e risultato (British Standard 8800: 1996). Con tali
sistemi si dimostra l’impegno delle aziende, che volontariamente li applicano,
negli interventi di tutela e prevenzione.
In questo senso il Laboratorio di
approfondimento della Regione Lombardia “Ruolo del Servizio di Prevenzione e
protezione nel comparto Sanità”, ha raccolto le esperienze di applicazione dei sistemi gestionali
per la salute e la sicurezza sul lavoro condotte in ambito sanitario e ha
estratto e avvalorato alcuni requisiti, considerati “minimi”, utili all’avvio
di un modello efficace.
Requisiti che sono stati approvati dalla Regione con il Decreto
n. 12831 del 30 novembre 2009 “Requisiti minimi per l'applicazione di un
Sistema di Gestione per la Sicurezza e salute sul Lavoro (SGSL) nelle strutture
sanitarie”.
Per promuovere gli indirizzi e la
linea guida contenuta nel Decreto Regionale 12831/2009 l’ Azienda
sanitaria locale della provincia di Monza e Brianza ha elaborato un
Piano Mirato di Prevenzione (PMP)
denominato "
Requisiti minimi per
l'applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro
(SGSL) nelle strutture sanitarie". E per illustrare l’iniziativa e
chiarire i dubbi di natura normativa e tecnica è stato organizzato, con i componenti del Sistema Prevenzionistico delle
Aziende Ospedaliere territoriali, un
seminario
pubblico che si è tenuto a Monza il 19 giugno 2012.
In relazione al Piano Mirato di
Prevenzione è stata pubblicata e diffusa una
scheda di autovalutazione aziendale, relativa ai requisiti minimi
per l’applicazione del sistema di gestione nelle strutture sanitarie, ai sensi
del DR 12831/2009.
Riportiamo gli
argomenti trattati nella scheda:
-
assetto e strutture: servizio prevenzione e protezione; medico
competente; RLS; dirigenti e preposti; addetti e gestione delle emergenze;
-
politica e organizzazione: politica; sopralluogo medico competente;
riunione periodica;
-
valutazione dei rischi: documento di valutazione dei rischi; misure
di prevenzione e protezione; programma di miglioramento; gestione degli
infortuni e malattie professionali;
-
informazione– formazione – addestramento;
-
sorveglianza sanitaria;
-
gestione degli appalti;
-
controllo operativo.
Ad esempio in merito al
controllo operativo (OHSAS 18001:2007,
UNI INAIL) la scheda richiede di controllare se:
- “viene effettuato un
sistematico confronto con aspetti cogenti e specifici in materia di sicurezza e
salubrità, ad esempio standards normativi, buone prassi, check list, valori
limite, allo scopo di esprimere un eventuale giudizio di non conformità”;
- “vengono effettuati degli Audit
di I parte o Verifiche Ispettive sulla salute e sicurezza in ambienti di
lavoro”;
- “vengono effettuati degli Audit
di II parte o Verifiche Ispettive ai fornitori sulla salute e sicurezza in
ambienti di lavoro”;
- “viene effettuata una
valutazione del fornitore che contenga anche aspetti di sicurezza”.
Tra i documenti pubblicati sul
sito dell’Asl è presente anche il decreto regionale e la conseguente
linea di indirizzo operativo, uno
“strumento per le strutture sanitarie pubbliche e private che vogliono
impostare interventi preventivi appropriati ed efficaci ad affrontare e ridurre
i rischi per la sicurezza e la salute”.
A modello di riferimento di tale
linea di indirizzo sono state assunte le Linee Guida UNI-INAIL (settembre 2001)
e la norma OHSAS
18001:2007 (Occupational Health and Safety Assessment Series). Non sono
stati tuttavia riproposti la lettura e il commento di ogni requisito dei
modelli SGSL, ma ne sono stati valorizzati, “in quanto elementi minimi, cioè
irrinunciabili, solo alcuni, e segnatamente:
- la Politica per la sicurezza e
la salute sul lavoro (SSL);
- l’Audit Interno, quale
strumento per il Miglioramento continuo”.
In particolare nella Politica “si
devono condensare i principi generali della prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali cui la struttura sanitaria si ispira. Il Documento della
Politica di SSL deve rappresentare in modo chiaro l’impegno dell’Alta Direzione
in materia di SSL. Poiché la definizione degli obiettivi e la messa a
disposizione delle risorse ad essa dedicati sono ulteriori aspetti operativi
dai quali discendere detto impegno, il Documento di Politica SSL è corredato
del Piano di miglioramento operativo”.
Sul sito sono poi presenti anche
gli
atti del seminario pubblico del 19
giugno 2012.
Concludiamo questa breve
presentazione del PMP segnalando che nell’intervento “
Promozione della Sicurezza e Salute negli ambienti di lavoro in Regione
Lombardia - Il Piano Regionale 2011-2013”, a cura di Nicoletta
Cornaggia (U.O. Governo della prevenzione e tutela sanitaria - Regione
Lombardia), si sottolinea che l’
obiettivo
strategico regionale del triennio 2011-2013 è quello di:
- “mantenere un trend di
riduzione degli infortuni mortali e con esiti invalidanti nell’ottica
dell’obiettivo europeo;
- contenere le malattie
professionali”.
Mentre gli obiettivi specifici
sono:
- “ulteriore riduzione del numero
assoluto degli infortuni mortali registrati nel 2010;
- riduzione del 10% del tasso di
incidenza degli infortuni gravi”.
Questi gli
strumenti utilizzati:
- Sistema informativo Regionale
della Prevenzione ( Impres@ e
Person@);
- Modello organizzativo che
comprende: Cabina di Regia - Laboratori di approfondimento - Gruppi di studio;
- Comitato Regionale di Coordinamento art. 7 D.Lgs. 81/08 - Comitati
Provinciali di Coordinamento.
Con la
Cabina di Regia la promozione della salute negli ambienti di lavoro
è divenuta azione posta in capo a più soggetti.
Alla Cabina di Regia “partecipano infatti tutti i rappresentati degli
enti istituzionali, le parti sociali, le organizzazioni sindacali e datoriali.
Nel rispetto del mandato la Cabina provvede a:
- “monitorare gli indicatori di
processo delle diverse azioni messe in campo dal Piano;
- verificare il grado di
avanzamento di ogni singola attività sia sotto il profilo quantitativo, che in
termini di efficacia;
- validare gli indirizzi
operativi relativi alle misure di tutela, di sicurezza e salute predisposti dai
Laboratori di approfondimento”.
Inoltre ai
laboratori di approfondimento è stato affidato “il compito di
elaborare indirizzi operativi a carattere tecnico-scientifico, necessari ad
impostare nelle aziende interventi preventivi appropriati ed efficaci ad
affrontare e ridurre i rischi per la sicurezza e la salute”.
Segnaliamo alcuni dei
documenti presenti sul sito dell’ASL
relativi al
Piano Mirato di Prevenzione
“Requisiti minimi per l'applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza
e salute sul lavoro (SGSL) nelle strutture sanitarie”:
- Scheda di autovalutazione (formato PDF, 126 kB);
- Seminario del 19 giugno 2012:
Relazione 1 “ Attivare Piani Mirati di Prevenzione”, Roberto Cecchetti
(formato PDF, 383 kB);
- Seminario del 19 giugno 2012:
Relazione 2 “ Promozione della Sicurezza e Salute negli ambienti di lavoro in
Regione Lombardia - Il Piano Regionale 2011-2013”, Nicoletta Cornaggia
(formato PDF, 170 kB);
- Seminario del 19 giugno 2012:
Relazione 3 “ Linee di Indirizzo - Requisiti minimi per l'applicazione di un
sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro nelle strutture
sanitarie”, Claudio Ferri (formato PDF, 1.19 MB);
- Seminario del 19 giugno 2012:
Relazione 4 “ BS OHSAS 18001:2007 in ambito sanitario: l’esperienza presso
gli Istituti Clinici Zucchi”, Francesca Leonardi (formato PDF, 4.75 MB).
Tiziano Menduto
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