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"SGSL: sorveglianza sanitaria, segnaletica e gestione delle emergenze"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
21/10/2013 - Gestione della
documentazione, della comunicazione, dell’informazione, della formazione, dei
dispositivi di protezione individuale: sono solo alcuni degli aspetti pratici
che riguardano l’attuazione di un
Sistema
di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) e che PuntoSicuro
ha recentemente presentato in alcuni articoli. Articoli che facevano
riferimento ad una pubblicazione realizzata dall’ Inail Direzione regionale per le Marche: “ Guida
operativa per l’implementazione di un Sistema di Gestione della Salute e
Sicurezza sul Lavoro (SGSSL)”.
Segnaliamo che gli esempi
applicativi presentati, progettati tenendo conto della realtà lavorativa
marchigiana e con particolare riferimento alle piccole-medie aziende, “non sono
vincolanti ma sono puramente indicativi e possono/devono essere modificati e/o
calibrati in funzione delle caratteristiche aziendali specifiche che anche per
lo stesso settore produttivo possono essere diverse (ciclo tecnologico,
lay-out, organizzazione, dimensione aziendale…)”.
Ci soffermiamo oggi sugli aspetti
gestionali, correlati all’implementazione di un Sistema di
Gestione, relativi alla
gestione della
sorveglianza sanitaria.
Infatti l’azienda si deve
impegnare a controllare lo stato di salute dei propri dipendenti attuando una
corretta gestione della sorveglianza sanitaria “finalizzata a:
-
valutare l’idoneità preventiva dei lavoratori alle mansioni che gli
stessi sono tenuti a svolgere in fase di assunzione e periodicamente;
-
individuare i soggetti che presentano segni clinici di patologie;
-
valutare dal punto di vista epidemiologico le informazioni raccolte
sullo stato della salute dei lavoratori;
-
trasferire le informazioni al sistema preventivo aziendale ed ai
lavoratori;
-
utilizzare le conoscenze mediche ed epidemiologiche acquisite per
incidere sui fattori di rischio (ruolo attivo del medico nella prevenzione
aziendale);
-
utilizzare le conoscenze mediche ed epidemiologiche acquisite per
valutare l’efficacia degli interventi di prevenzione (ruolo attivo del medico
nella prevenzione aziendale)”.
In particolare il Datore di
Lavoro “provvede alla nomina del Medico
Competente, fornendogli le seguenti informazioni/documenti: elenco dei
lavoratori comprensivo di mansioni, compiti svolti, reparto di appartenenza,
turni di lavoro; elenco delle materie prime e dei prodotti utilizzati nel ciclo
produttivo con relative Schede di Sicurezza; schema di lay-out aziendale;
documento di valutazione dei rischi; elenco dei DPI in dotazione ai lavoratori;
materiale informativo e formativo consegnato ai lavoratori; eventuali verbali
d’ispezione dell’organo di vigilanza; eventuali Indagini Sanitarie precedenti se
effettuate e cartelle Sanitarie e di rischio individuali”.
Inoltre al momento
dell’assunzione “i lavoratori vengono informati circa la necessità e gli
obiettivi della sorveglianza
sanitaria e sui rischi occupazionali a cui sono esposti e delle misure
preventive che devono essere messe in atto per tutelarli”.
E il Medico Competente redige e
tiene aggiornato il “
Protocollo di
Sorveglianza Sanitaria”in cui “vengono riportati le periodicità e il tipo
di controlli sanitari dei lavoratori e le cartelle sanitarie e di rischio
individuali, salvaguardando la privacy del paziente/lavoratore”. Si ricorda che
“le cartelle, in copia, vengono consegnate ai lavoratori al momento della
risoluzione del rapporto di lavoro, o quando gli stessi ne facciano richiesta”.
Altre indicazioni che riguardano
il
Medico Competente:
- fornisce al lavoratore
“semplici spiegazioni dei risultati degli esami eventualmente effettuati”; -
fornisce al lavoratore “informazioni sui danni derivanti da esposizioni a
fattori di rischio occupazionale;
- fornisce al lavoratore
“informazioni, se del caso, sugli effetti a lungo termine di certe esposizioni
professionali” e “informazioni sulla necessità di sottoporsi a controlli
sanitari anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa o dell’esposizione”;
- visita durante l’anno tutti i
reparti e gli ambienti di lavoro dell’azienda e deve redigere una
Relazione Sanitaria Annuale che
contiene: il protocollo sanitario adottato; gli accertamenti Sanitari
Preventivi e Periodici eseguiti nell’ultimo anno con l’illustrazione dei
risultati; l’andamento della sorveglianza sanitaria; le eventuali proposte di
modifica al protocollo sanitario; l’elenco degli interventi informativi e
formativi effettuati”. La relazione viene presentata e discussa durante la
Riunione Periodica di Prevenzione;
- “collabora all’inserimento nel
ciclo lavorativo dei lavoratori con idoneità
parziali o inidoneità a specifiche mansioni, alla scelta degli eventuali
DPI e all’addestramento al corretto utilizzo;
- segnala nuove situazioni di
rischio emergenti in azienda;
- cura i rapporti con gli organi
di vigilanza per le parti di sua competenza”.
Nella guida operativa è presente
un modello di “Verbale sopralluogo del Medico Competente”.
Il documento offre poi
informazioni sulla
gestione della
segnaletica di sicurezza.
L’Azienda “deve predisporre
adeguata segnaletica di sicurezza in tutte le aree produttive provvedendo al
controllo e alla manutenzione periodica. La segnaletica deve rispondere alle
caratteristiche generali previste dalla normativa vigente e per la sua progettazione
si deve tenere conto delle prescrizioni del Documento di Valutazione dei Rischi
e degli obblighi di legge”.
Si sottolinea che “la scelta
della segnaletica viene effettuata dal Datore di lavoro con la collaborazione
delle figure competenti previste dall’ organizzazione aziendale (RSPP, RLS,
Capi Reparto,...). Nel caso la segnaletica riguardi l’adeguamento di macchine
ed attrezzature, o necessiti di caratteristiche tecniche particolari
(segnalazioni ottiche o acustiche o altro), dovranno essere consultati tecnici
e/o installatori specializzati già in fase di progettazione.
La segnaletica presente presso ciascun reparto
aziendale è registrata su apposita tabella ove viene indicata la sua ubicazione
all’interno del reparto di riferimento”.
Inoltre l’Azienda “deve
provvedere alla
manutenzione della
segnaletica intesa come: mantenimento dello stato di conservazione,
riparazione, sostituzione, controllo della posizione, visibilità, pulizia.
L’efficienza della segnaletica è sottoposta a controllo e registrata da parte
delle figure incaricate (responsabili del reparto,...)”.
È allegato un modello di
documento per facilitare la gestione/monitoraggio della segnaletica di
sicurezza.
Concludiamo, infine, con alcune
indicazioni relative alla
gestione delle
emergenze.
Riguardo a questo aspetto
l’Azienda “deve provvedere a gestire tutte le situazioni
di emergenza che si potrebbero verificare (incendio, terremoto, sversamento
di sostanze pericolose, inondazioni, ecc.) conformemente a quanto previsto dalle
Linee guida INAIL-UNI”.
In particolare l’Azienda dovrà
redigere un
Piano di emergenza ed
evacuazione che :
- “individui i possibili scenari
di emergenza”;
- “definisca le risorse umane
necessarie per la gestione delle emergenze, individuando compiti e
responsabilità”;
- “determini le dotazioni
antincendio e di sicurezza disponibili in azienda e definisca le modalità
per la loro verifica e controllo”;
- “definisca le procedure di
intervento che devono essere attuate sia dai componenti della squadra di
emergenza sia da tutto il personale per affrontare le situazioni di emergenza
prevedibili”.
Si ricorda che l’Azienda dovrà attuare una
“efficace attività di informazione, formazione e addestramento per tutte le
figure interessate sui contenuti del Piano di emergenza, con particolare
riferimento ai lavoratori designati a svolgere l’attività di addetti alla
squadra di emergenza (secondo la normativa vigente). In particolare i
lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere immediatamente
disponibili all’occorrenza”.
Senza dimenticare che l’Azienda
“dovrà effettuare almeno una volta all’anno una
esercitazione antincendio ed evacuazione, mettendo in pratica le
procedure di emergenza previste all’interno del Piano di Emergenza ed
evacuazione. L’esito dell’esercitazione dovrà essere opportunamente
verbalizzata e il verbale dovrà essere analizzato anche durante la fase
di Riesame del SGSL. Le eventuali osservazioni che potrebbero emergere
durante lo svolgimento dell’esercitazione possono essere inserite nel piano di
miglioramento della SSL, per quanto concerne gli aspetti relativi alla gestione
delle emergenze”.
Inail Marche, “ Guida operativa per l’implementazione di un Sistema di Gestione
della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL)”, pubblicazione realizzata da
Inail Direzione regionale per le Marche (formato PDF, 545 kB).
Tiziano Menduto
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