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"Rischio fulmini, la norma tecnica distingue fra edifici nuovi ed esistenti"

fonte www.quotidianosicurezza.it / Normativa

14/11/2013 -

In un precedente contributo si sono esaminate le norme ricomprese nel TU 81/08 e la norma tecnica da utilizzare a proposito di rischi da fulmini (CEI EN 62305). Va precisato che la prima parte della norma tecnica (contiene “i principi generali” che sono alla base della protezione contro il fulmine di strutture, impianti e persone) va utilizzata per i nuovi edifici, mentre per gli edifici esistenti nei quali la valutazione del rischio di fulminazione era già stata effettuata in base alle norme tecniche precedenti, corre l’obbligo di effettuare nuovamente la valutazione in conformità alla seconda parte della CEI EN 62305 (“la procedura per la valutazione del rischio” derivante da fulmini a terra).

E quali protezioni particolari si devono attivare contro i rischi da fulmine nei cantieri temporanei e mobili?

La norma tecnica di riferimento è la CEI 81-10, variante V1(valida fino al 13.01.2014). Per la protezione dal rischio da fulmine a carico di ponteggi, gru, non sempre si devono predisporre specifici impianti perchè le strutture possono essere autoprotette. Se non lo sono, la realizzazione dell’impianto dovrà essere conforme alle indicazioni della norma di buona tecnica (“calcolo della resistività superficiale del terreno, della frequenza di fulminazione diretta delle strutture, della probabilità di danno ad esseri viventi, della perdita media annua relativa per tensioni di contatto e di passo per le persone ubicate all’esterno della struttura il cui valore è riportato dalla norma”).

La CEI 81-10 classifica le componenti di rischio e le cause, come di seguito riportato.

Componente H: le tensioni di passo e di contatto prodotte dalla fulminazione diretta della struttura;
Componente A: incendio all’interno della struttura innescata da scariche durante la fulminazione diretta;
Componente D: sovratensioni sugli impianti interni generate dalla corrente di fulmine;
Componente M: sovratensioni indotte sugli impianti interni da fulmini a terra in prossimità della struttura;
Componente G: sovratensioni indotte da fulmini a terra sulle linee entranti nella struttura;
Componente C: incendio all’interno della struttura, innescato da  sovratensioni trasmesse da linee entranti colpite direttamente da fulmine.

Leggi: rischio fulmini, TU e norma CEI.

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