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"Modifiche al Decreto 81, qualificazione imprese e organismi paritetici"
fonte www.puntosicuro.it / Normativa
19/11/2013 - PuntoSicuro ha
intervistato più volte la D.ssa
Cinzia
Frascheri, Responsabile nazionale Cisl salute e sicurezza sul lavoro e della Responsabilità
Sociale delle Imprese, che come componente di vari Comitati della Commissione consultiva
permanente - istituita ai sensi dell’art.6 del D.Lgs. 81/2008 presso il
Ministero del Lavoro – spesso ci fornisce anticipazioni sui contenuti dei
futuri decreti e accordi in tema di salute e sicurezza sul lavoro.
Inoltre ad Ambiente
Lavoro 2013 di Bologna Cinzia
Frascheri partecipava sia all’Assemblea nazionale unitaria dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza aziendali e territoriali
(RLS/RLST), che ha visto la presentazione di una piattaforma
unitaria confederale, sia
al
convegno “
Il DLgs.81/2008 nei Cantieri
Temporanei o Mobili”.
Non potevamo dunque non fare
qualche domanda relativa all’importanza e ai contenuti della piattaforma
sindacale. Piattaforma che secondo Frascheri era necessaria “perché c’erano da
fissare elementi e punti in cui il sindacato segna il confine del non ritorno:
cosa ancora manca, cosa si è fatto, quali sono le priorità...”.
E riguardo alle
modifiche al Decreto 81? Secondo la
sindacalista le tre organizzazioni sindacali “non hanno condiviso per niente il
contenuto di questo decreto, non tanto per i singoli adempimenti (anche) ma più
che altro per la modalità. In realtà bisogna ammettere che questo ‘decreto fare’
ha trovato terreno fertile perché in Italia manca una politica di prevenzione e
quindi, ogni volta che arriva un Ministro, anche preso dalla buona volontà,
arriva e inventa la sua soluzione, la sua ricetta. Dice ‘andiamo a
semplificare’, mitica parola che sta creando danni veramente importanti alla
salute e sicurezza”.
In relazione alle posizioni
sindacali sulle modifiche operate dal “ decreto fare” al
D.Lgs. 81/2008, abbiamo riportato alla sindacalista anche alcuni commenti “negativi”
dei nostri lettori.
Tuttavia il perno dell’intervista
è relativo ai
futuri provvedimenti in
uscita.
Ad esempio il
decreto sulla qualificazione delle imprese,
che dovrebbe uscire a breve, che utilizzerà il modello della patente a punti.
Ancora più imminente è invece il
decreto sul repertorio degli organismi
paritetici che conterrà i requisiti per un organismo paritetico. Secondo la
sindacalista “con questo decreto verranno azzerati” tutti gli “ organismi
fasulli”.
Infine Cinzia Frascheri parla del
futuro
libretto del cittadino sulla
formazione e della normativa in tema di
semplificazione per le aziende agricole, per gli adempimenti in
materia di sorveglianza
sanitaria, valutazione dei rischi, formazione e informazione.
Durante la sua relazione al convegno “Il DLgs.81/2008 nei Cantieri
Temporanei o Mobili” lei ha parlato di una mancanza di strategia. In cosa
dovrebbe sostanziarsi una politica e una strategia efficace?
Cinzia Frascheri: (...) “Manca
il collante, manca il
fil rouge,
manca in realtà il ‘da dove partiamo, dove vogliamo arrivare, quali sono gli
obiettivi, questo paese in che cosa crede e che percorso si vuole fare’. Se non
si ha questo piano pluriennale, ecco che gli interventi siano assolutamente non
coerenti”(...).
Qualche nostro lettore ha commentato le note della CISL sul decreto del
fare dicendo che “politica e sindacati vivono sulla luna”, che il D.Lgs. 81/2008
“non è sicurezza, è burocrazia”. Come rispondere a queste critiche?
CF: (...) “Dire che il decreto 81 è tutta carta è assolutamente una
critica ingiustificata, facile e sterile. Bisogna non confondere la burocrazia
con gli adempimenti formali. Il documento di valutazione dei rischi non è
carta. Certo se ne facciamo duecento pagine perché il consulente sopra ci
guadagna, sì. Ma non si può dire che tutti i consulenti siano così. Lo stesso
Duvri, PSC, POS sono tutti strumenti assolutamente necessari che devono passare
anche alla forma scritta (...). Non si vuole solo lasciare traccia, ma avere
contezza di una valutazione, di una dato, di un miglioramento, che posso solo
prevederlo se ho fatto qualcosa di cui mi rimane traccia e che posso quindi
verificare”.
Quali sono i futuri provvedimenti in uscita?
CF: “A livello di futuri decreti e futuri adempimenti, ieri (....)
abbiamo fatto una ulteriore riunione su tutto quello che riguarda (...) la
qualificazione delle imprese. E quindi
uscirà a breve il decreto, che è previsto anche dal ‘decreto fare’, sulla
qualificazione delle imprese. E quindi il modello della patente a punti che è
già entrato in vigore per quanto riguarda l’edilizia diventerà un modello per
alcuni settori che sono previsti per l’articolo 27 ( D.Lgs.
81/2008, ndr), quindi sperimentali”.
Diamo dei tempi.
CF: “I tempi sono quelli del
Ministero, però sono tempi molto, molto brevi”.
Cosa è che manca?
CF: “Non manca niente, ma in
realtà manca il fatto che necessariamente un decreto deve passare all’approvazione
del Consiglio dei Ministri. Però sono solo tempi stretti della politica. A
livello di contenuti è già pronto.
Differentemente deve ancora
uscire, questo è ancora più imminente, il decreto, che tanto attendiamo, sul
repertorio degli organismi paritetici.
Quindi finalmente (...) quali sono i requisiti per avere un organismo
paritetico “doc”. Quindi tutti gli organismi paritetici fasulli, come ci
eravamo detto in un’altra intervista, si spera che con questo decreto verranno
azzerati e quindi si farà anche un sistema di qualità sul piano degli organismi
paritetici.
Altro intervento che è a breve - figlio
della pressione e della velocità che ci ha dato il ‘decreto fare’ - è quello
che abbiamo già varato nei giorni scorsi, la griglia che poi sarà il modello
che uscirà nel decreto, per quanto riguarda il
libretto del cittadino, libretto del lavoratore,
sulla formazione.
Non è mai uscito il libretto del
cittadino che è tanti anni che ci si attende, ma adesso si parla di questa
griglia che prevede necessariamente la traccia per i lavoratori fino a
cinquanta giornate. Quindi tutti quei lavoratori di tutti i settori , non solo
in agricoltura, che fanno lavori molto corti, di breve durata, in tante aziende
diverse. Per poter garantire la formazione gli si darà questa scheda che verrà
compilata dal datore di lavoro ogni volta che vanno e si vedrà, quindi, la
formazione che questi lavoratori ricevono.
Ultimo elemento, anche questo
importante, la
semplificazione per
quanto riguarda tutti gli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria,
valutazione dei rischi, formazione informazione
per le aziende agricole. Che è la modifica dell’articolo 3, comma
13 bis e ter che prevede il ‘decreto fare’ (...)”.
Ci può dare qualche indicazione in più sulla qualificazione delle
imprese?
CF: (...) “Il modello è più
o meno quello della patente a punti: si andrà in realtà a individuare una serie
di criteri a cui le aziende dovranno tendere, di cui dovranno tener conto, per
poter avere migliori accessi a bandi di gara, per poter lavorare all’interno di
certi progetti (...). Di per sé sarà un sistema di qualificazione nel senso che
chi meglio lavora, chi meglio fa prevenzione e protezione, meglio avrà
possibilità di lavorare (...)”.
Intervista a cura di Tiziano Menduto
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