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"Buone prassi per la formazione e le procedure standardizzate"
fonte www.puntosicuro.it / Formazione ed informazione
06/12/2013 - Malgrado la
ricchezza e complessità della normativa italiana in materia di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro, servono soluzioni efficaci e migliorative per
rendere più efficace la prevenzione e ridurre il più possibile gli incidenti
professionali.
Per sperimentare nuovi e più
mirati interventi di sensibilizzazione, per ridurre il gap esistente tra norma
e vita lavorativa, la Commissione Consultiva Permanente per la salute e la
sicurezza ha validato una
buona prassi,
nella seduta del
27 novembre 2013,
dal titolo “
Impresa Sicura”.
Impresa
Sicura è un
progetto multimediale
elaborato ed attuato da un ampio ventaglio di enti e associazioni: Ente
Bilaterale Emilia Romagna, Ente Bilaterale Artigianato Marche, Regione Marche, Regione
Emilia-Romagna, Direzioni regionali dell’INAIL Marche e dell’INAIL Emilia
Romagna, con il contributo di alcune ASL. Un progetto su cui PuntoSicuro si era
già soffermato in passato e che in questi anni si è sviluppato in diverse
direzioni tematiche: industria metalmeccanica, cantieristica
navale, lavorazione del legno, DPI, calzature, impiantistica, ...
Il compito della
buona prassi è quello in generale di
“contribuire alla promozione della cultura sulla sicurezza all'interno
dell'impresa, nei suoi diversi settori, coinvolgendo datori di lavoro e
lavoratori sui rischi e sulle precauzioni da adottare in base alla propria
mansione”.
Tuttavia ha anche il compito specifico di adottare una Procedura “per
realizzare e ampliare uno strumento idoneo ad effettuare sia la
valutazione del rischio degli artt, 28
e 29 del D.Lgs. 81/08 per diversi comparti lavorativi sia l'implementazione
corretta del D.I. 30/11/12 ( Procedura
Standardizzata per la valutazione dei rischi ai sensi dell'articolo 6,
comma 8, lettera f) e dell'art. 29, comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i) per le
imprese fino a 50 lavoratori”.
RTM
Si ricorda infatti che a seguito
della pubblicazione del Decreto
Interministeriale del 30 novembre 2012 con il quale viene emanata la
Procedura Standardizzata per la valutazione
dei rischi “i datori di lavoro delle imprese che occupano fino a 10
lavoratori possono effettuare la valutazione dei rischi secondo tale procedura
e non potranno più avvalersi della autocertificazione. Sono escluse dalla
possibilità le aziende industriali a rischio rilevante, le centrali
termoelettriche, le aziende con impianti ed installazioni nucleari, le aziende
per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni.
Anche alle aziende fino a 50 lavoratori è concesso di effettuare la valutazione
dei rischi sulla base delle Procedure Standardizzate con ulteriori esclusioni
nel caso si svolgano attività che espongono i lavoratori a rischi chimici,
biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni, mutageni, connessi alla
esposizione all'amianto”.
I contenuti operativi di tale
modello “sono finalizzati a rendere
più
efficienti ed efficaci i processi di valutazione del rischio lavorativo e
più in generale di gestione della prevenzione aziendale. Infatti, integrando la
legge vigente, la procedura
standardizzata si pone l'obiettivo primario di fornire il corretto percorso
metodologico per individuare, nel modo più efficace possibile, le Misure di
Prevenzione e Protezione Aziendali necessarie e sufficienti alla tutela della
salute di tutti i rischi lavorativi, per integrarsi con le successive fasi di
adozione, controllo e miglioramento”. E “la procedura di costruzione dello strumento
Impresa Sicura è idonea per la corretta implementazione di quanto sopra”.
Il processo di progettazione e
realizzazione di
Impresa Sicura conduce
ad un prodotto finale specifico per ciascun comparto lavorativo, articolato in
tre livelli di approfondimento
(Lavoratori e RLS. Datori di Lavoro, Consulenti), sia per contenuti che per
strategia comunicativa-consultazione informatica, in modo da essere
utilizzabile e comprensibile dai diversi soggetti coinvolti nella applicazione
del D.Lgs. 81/2008.
La funzione più evidente dell'uso
di Impresa Sicura
riguarda “principalmente il
sostegno
alla formazione e informazione in azienda, nonché l'essere un valido
stimolo per l'aggiornamento personale degli stessi lavoratori e delle imprese,
nonché per tutti coloro che operano a qualsiasi titolo sulla prevenzione della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Ci sono alcuni
punti e riflessioni fondamentali su cui
lo strumento si sofferma:
- “quali sono i fattori di
rischio legati alla propria mansione, alla macchina, alla procedura adottata;
- ricordare l'importanza di
utilizzare in modo adeguato i dispositivi di protezione di individuali;
- incentivare l'analisi della
propria postazione di lavoro ed eventualmente modificarla secondo le proprie
esigenze ergonomiche;
- stimolare le capacità
tecnico-organizzative per contrastare i problemi di natura psicologica
che
possono derivare dalla non chiarezza sui compiti affidati e sulle funzioni
rivestite”.
Tuttavia Impresa Sicura può
essere anche utilizzato come
strumento
di supporto per l'applicazione della Procedura Standardizzata per la
valutazione dei rischi.
Rappresenta infatti uno strumento
idoneo per almeno i
passi 2 (Individuazione
dei pericoli presenti in azienda),
3
(Valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e identificazione
delle misure di prevenzione e protezione attuate) e
4 (Definizione del programma di miglioramento) della Procedura
Standardizzata.
Una volta che il Datore di Lavoro
e l'RSPP abbiano riconosciuto la propria attività in una di quelle trattate da Impresa
Sicura possono:
- “individuare i pericoli
presenti in azienda selezionandoli fra le lavorazioni descritte nel profilo di
rischio;
- identificare le misure di
prevenzione e protezione da attuare e definire il programma di miglioramento.
In tale passo Impresa Sicura, in conformità alle procedure standardizzate,
descrive in modo completo le misure di prevenzione e protezione Tecniche,
Procedurali, Formazione, Informazione su vari livelli di approfondimento e
rappresenta una notevole semplificazione operativa”.
Inoltre se il punto finale
strategico del documento è il Modulo 3 con la “descrizione delle misure di
prevenzione e protezione individuate, direttamente utilizzabile nelle fasi di
gestione e miglioramento”, Impresa Sicura contiene un “livello intermedio di
descrizione delle misure di prevenzione e protezione idoneo alla descrizione
sintetica da inserire in tale Modulo 3”.
Per concludere oltre ai
benefici generali che riguardano il
sostegno alla formazione e informazione in azienda, il beneficio maggiore della
buona pratica “risulta quello di avere immediatamente disponibile uno strumento
affidabile, qualificato e di utilizzo gratuito per le imprese, utilizzabile
come supporto per l'applicazione della Procedura Standardizzata per la
valutazione dei rischi ai sensi art. 29 c. 5 D.Lgs. 81/08”.
Il sito “ Impresa Sicura”.
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