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"Valutazione d'impatto ambientale: aperta la procedura di infrazione UE"
fonte www.insic.it / Ambiente
03/04/2014 - La Commissione europea riporta il quadro dei
Procedimenti d'infrazione aperti a marzo, nei confronti dei diversi
Paesi europei.Per quanto riguarda l'Italia sono aperti
tre procedimenti:Diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario;Diritti d'autore su disegni e progetti industriali;
Valutazioni di impatto ambientale.
Per quanto riguarda l'ambiente la Commissione ci chiede di migliorare la normativa nazionale sulle valutazioni d'impatto ambientale, allineando la normativa nazionale alle norme dell'UE sulle valutazioni d'impatto ambientale (VIA).
La Commissione mira ad assicurare che l'autorizzazione dei progetti che possono avere notevole incidenza sull'ambiente sia preceduta da una valutazione in modo da informare la popolazione dei possibili effetti: contestata la definizione di "progetto", le disposizioni relative alla partecipazione del pubblico alle VIA e l'ampiezza di determinate categorie di progetti.
Sebbene la costituzione di messa in mora sia cominciata nel 2009 e proseguita nel 2012 e nonostante che l'Italia abbia presentato delle osservazioni, i testi preparatori sono insufficienti a porre termine alla violazione o sono ancora nella fase di stesura.L'Italia ha ora due mesi per rispondere o sarà deferita alla Corte di Giustizia UE.
Per quanto riguarda l'ambiente la Commissione ci chiede di migliorare la normativa nazionale sulle valutazioni d'impatto ambientale, allineando la normativa nazionale alle norme dell'UE sulle valutazioni d'impatto ambientale (VIA).
La Commissione mira ad assicurare che l'autorizzazione dei progetti che possono avere notevole incidenza sull'ambiente sia preceduta da una valutazione in modo da informare la popolazione dei possibili effetti: contestata la definizione di "progetto", le disposizioni relative alla partecipazione del pubblico alle VIA e l'ampiezza di determinate categorie di progetti.
Sebbene la costituzione di messa in mora sia cominciata nel 2009 e proseguita nel 2012 e nonostante che l'Italia abbia presentato delle osservazioni, i testi preparatori sono insufficienti a porre termine alla violazione o sono ancora nella fase di stesura.L'Italia ha ora due mesi per rispondere o sarà deferita alla Corte di Giustizia UE.
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