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"Grande distribuzione e sovraccarico: linee operative per la vigilanza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
13/06/2014 - In relazione ai
rischi di sovraccarico biomeccanico
dell’apparato muscolo scheletrico, dovuti alla movimentazione
manuale di carichi ed ai movimenti
ripetitivi degli arti superiori, nelle strutture della
grande distribuzione organizzata (GDO), PuntoSicuro ha già
presentato gli atti del convegno “
Piano
regionale della prevenzione - Grande distribuzione organizzata e prevenzione
delle malattie muscoloscheletriche - Linee operative per la vigilanza” che
si è tenuto a Bologna il 26 settembre 2013.
Durante il convegno sono state
presentate le linee di indirizzo curate dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza
Ambienti di Lavoro (SPSAL) dell’Emilia Romagna per migliorare l’azione
preventiva sul territorio regionale.
Ci soffermiamo in particolare su
un intervento dal titolo “
LINEE
OPERATIVE per la vigilanza sui rischi da sovraccarico biomeccanico nella Grande
Distribuzione Organizzata (GDO) - Documento di omogeneità dei comportamenti in
vigilanza dei SERVIZI PSAL”, a cura di Giorgio Zecchi (SPSAL Ausl di Reggio
Emilia), in cui sono presentate tali linee operative.
Vengono ricordati gli
obiettivi generali - migliorare la
qualità degli interventi di vigilanza e di assistenza (es. per riprogettazione)
– e gli
obiettivi specifici:
- “fornire elementi utili alla
verifica delle misure di prevenzione adottate e dell’applicazione dei principi
ergonomici;
- fornire elementi utili
all’analisi del DVR del singolo PV (punto vendita, ndr);
- fornire elementi utili per
emettere gli atti di competenza;
- fornire elementi utili a
indirizzare e promuovere la progettazione ergonomica (ambienti e posti di
lavoro)”.
In particolare le linee operative
sono applicabili nei supermercati,
ipermercati e discount con superficie di vendita superiore a 400 mq2;
ed è prevedibile un utilizzo anche in realtà con superficie inferiore a 400 mq2
in presenza di rischi significativi di sovraccarico biomeccanico, casi di
malattia professionale o infortuni relativi all’apparato muscoloscheletrico.
E sono un utile riferimento “per
le Aziende che intendono perseguire un’efficace applicazione della normativa
specifica”.
I
principali riferimenti normativi sono gli articoli del D.Lgs.
81/2008 che fanno riferimento al sovraccarico
biomeccanico dell’apparato muscoloscheletrico e diverse
norme tecniche:
- UNI ISO 11228 (parte 1 – 2 – 3);
- UNI EN ISO 14738;
- UNI EN serie 1005.
L’applicazione di articoli e
norme tecniche nella “gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro” secondo
il relatore consente di:
- “prevenire il rischio;
- eliminare, ogni volta
possibile, i compiti che comportano sovraccarico
biomeccanico o ridurre al minimo il rischio;
- applicare principi ergonomici
efficaci;
- valutare il rischio residuo;
- individuare e adottare efficaci
misure di prevenzione;
- assicurare il miglioramento
continuo delle condizioni di lavoro nel tempo”.
Riguardo agli
strumenti e criteri per la vigilanza si
fa riferimento all’importanza di effettuare il
sopralluogo mirato, “anche in orari desueti e verifica di modalità
e compiti in tutte le fasi operative (es. arrivo della merce, trasferimento e
stoccaggio in cella o allestimento dell’area vendita) e delle attività
esternalizzate”.
L’applicazione delle Linee
operative durante i sopralluoghi prevede inoltre che siano utilizzate alcune
checklist, messe a punto e condivise dal Gruppo Ergonomia-PPMS della Regione
Emilia Romagna utili nella verifica di aspetti specifici.
Le linee operative si soffermano
poi sulla
progettazione ergonomica
con riferimento alla documentazione necessaria (Pianta e Lay out;
Caratteristiche di arredi e attrezzature) e all’esame specifico di:
- “postazioni di lavoro alla
cassa/barriera casse;
- reparti/aree retro, magazzini, celle
frigorifere, scaffalature, vie di transito;
- pavimentazioni;
- aree di arrivo merci;
- scarico manuale merci;
- macchine ed impianti”.
Nelle slide dell’intervento, che
vi invitiamo a visionare integralmente, si ripropongono alcuni esempi di
analisi, ad esempio riguardo agli spazi e dimensioni in cassa o agli spazi
necessari per operazioni di movimentazione manuale dei carichi.
Le linee operative si soffermano
poi sulla
valutazione dei rischi e
l’intervento ricorda i principali “
requisiti
di adeguatezza del DVR:
- “è specifico del P. Vendita
ispezionato;
- descrive l’organizzazione del
lavoro;
- individua e analizza tutte le
situazioni abituali e tutte le mmc /sbas;
- elenca le misure già adottate;
- calcola il rischio residuo
(…dopo le misure già adottate);
- riporta il programma di
miglioramento;
- individua i lavoratori con
fattori individuali di rischio per il ‘reinserimento’;
- tiene conto dei dati della
sorveglianza sanitaria”.
Le linee operative - su cui
PuntoSicuro si soffermerà in un prossimo articolo – indicano inoltre che una
scelta aziendale frequente nella GDO “è
quella di redigere un unico DVR, valutando solo uno o un numero minimo di punti
vendita ‘tipo’, e considerarlo valido per tutti i punti vendita sul territorio.
Tale opzione si può considerare accettabile solo in presenza di un elevato
grado di standardizzazione dei punti vendita: nel punto vendita ispezionato
sono presenti, di fatto, organizzazione del lavoro, modalità operative,
numerosità, genere e idoneità del personale addetto, ausili ed attrezzature
fornite… sovrapponibili a quelle del ‘punto vendita tipo’. Allo stesso modo, le
misure di prevenzione programmate nel DVR devono essere compatibili con compiti
da svolgere nel punto vendita ispezionato”.
Gli esiti della vigilanza hanno
dimostrato, al contrario, quanto sia spesso evidente la
palese differenza tra il contenuto del DVR del punto vendita “tipo”
e quanto rilevato nel punto vendita ispezionato”.
Concludiamo ricordando che il
documento, oltre a fornire informazioni sulle misure di prevenzione, si
sofferma sulla sorveglianza sanitaria mirata e sulla formazione.
Servizi di Prevenzione e
Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) Emilia Romagna, “ Linee operative per la vigilanza sui rischi da sovraccarico
biomeccanico nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) - Documento di omogeneità
dei comportamenti in vigilanza dei SERVIZI PSAL”, revis. luglio 2013
(formato PDF, 264 kB).
“ Linee operative per la vigilanza sui rischi da sovraccarico
biomeccanico nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) - Documento di
omogeneità dei comportamenti in vigilanza dei SERVIZI PSAL”, intervento a
cura di Giorgio Zecchi (SPSAL Ausl di Reggio Emilia), relazione al convegno
“Piano regionale della prevenzione - Grande distribuzione organizzata e
prevenzione delle malattie muscoloscheletriche - Linee operative per la
vigilanza” (formato PDF, 346 kB).
RTM
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