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"Il rischio meccanico e la sicurezza delle macchine"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
25/06/2014 -
Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcuni
materiali didattici realizzati dall’Ing. Di Bella della
Commissione formazione dell' Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo che
possono favorire il miglioramento delle azioni di prevenzione in molti
ambiti lavorativi. Questo contributo affronta il tema dei
rischi meccanici.
“
La sicurezza - Rischio meccanico - Allegato VII verifica attrezzature -
Allegato V requisiti di sicurezza delle attrezzature”, a cura dell’Ing.
Francesco Di Bella, si sofferma ampiamente non solo sulla normativa (D.Lgs.
81/2008 e allegati, Accordo
Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 per la formazione dei lavoratori che utilizzano
attrezzature particolari, Direttiva macchine del 2010, ...) ma anche sul
rischio meccanico e la
sicurezza delle macchine.
Ad esempio si sofferma con
diversi esempi sulla
catena degli eventi
che possono portare ad un infortunio. “
Fattore di rischio: “A) eventi;
B) evento di pericolo; C) successione di eventi che conducono ad un incidente”.
Dove il “mancato incidente” è “sempre un anello della catena”.
Per comprendere meglio ci
soffermiamo sul fattore di rischio “
collegamento
e sostituzione organi di lavoro ad un mezzo meccanico”, la cui pericolosità
è data dagli “organi meccanici in rotazione”.
Questi i possibili “eventi di
pericolo:
A) l’addetto tenta collegamenti
difficili;
C) l’addetto non ha consultato
prima le istruzioni allegate alla macchina”.
Altro esempio relativo al fattore
di rischio: “
presa indumenti nel giunto
cardanico”.
Questi gli “eventi di pericolo:
1) avvicinamento al giunto non
protetto;
2) manutenzione eseguita con
giunto inserito;
3) indumenti non adeguati al
lavoro;
4) non rimontare la protezione
alla fine del lavoro”.
Rimandando ad una lettura
integrale del materiale proposto dall’Ing. Di Bella, ci soffermiamo su un altro
esempio di fattore di rischio: “
impigliamento
nelle parti rotanti”.
Eventi di pericolo:
a)”protezioni non controllate;
b)rimosse;
c)inefficienti”.
L’autore analizza poi vari
elementi che possono essere correlati a
incidenti di lavoro.
Vediamo i
punti di presa.
I punti di presa (in inglese
pinch points) “si formano quando due
oggetti in rotazione si muovono l’uno contro l’altro ed almeno uno di loro si
muove in circolo”. Ad esempio “tra la cinghia posta in rotazione e le pulegge
si creano diversi punti con possibilità di presa e successivo trascinamento”.
Altro elemento di pericolo è dato
dalle
parti libere in rotazione.
Infatti “molte parti di macchine
continuano a ruotare anche dopo che è stata tolta l’alimentazione. Fienatrici,
lame poste in rotazione su volani, ruote libere etc”.
Bisogna dunque tenere presente
“che, alcune attrezzature, per arrestarsi completamente hanno bisogno anche di
una ventina di minuti. La prevenzione in questo caso consiste nella semplice
informazione dei tempi necessari per ottenere il completo arresto
dell’attrezzatura in uso”.
L’autore si sofferma anche sui
pericoli delle
molle:
- “
se molto compresse: capacità di espandersi con grande forza se
rilasciate;
-
se molto tirate: pericolose perché si contraggono immediatamente
quando liberate;
- occorre: conoscenza di quale
direzione prenderà la molla e come potrebbe influenzare un altro componente
della macchina quando viene rilasciata. Occorre stare fuori da queste
direzioni”.
Riguardo a macchine ed
attrezzature di lavoro è importante conoscere bene la posizione dei
punti caldi, ad alta temperatura:
- “costruirsi se necessario, una
mappa da apporre in un punto ben visibile;
- spesso non è tanto pericoloso
il punto caldo ma il fatto che il contatto con l’operatore causa un salto
improvviso di quest’ultimo spingendolo verso parti in rotazione o comunque
decisamente più pericolose”.
Pericoli per i lavoratori sono
presenti anche negli
impianti idraulici.
Ad esempio:
- “gli impianti idraulici
contengono fluidi in alta pressione;
- occorre sapere esattamente
prima di rimuovere un manicotto, un tubo, una guarnizione, se il fluido in
tenuta si trova in pressione e a quale pressione;
- in più il fluido potrebbe
essere ad alta temperatura;
- prima di operare su qualsiasi impianto
idraulico occorre fermare l’alimentazione della pompa idraulica del sistema;
- consultare sempre il libretto
delle istruzioni e soprattutto non prendere iniziative: l’effettuazione di un
semplice buco può causare un incidente grave”.
Ricordando che il materiale
didattico si sofferma anche su vari altri aspetti (punti di avvolgimento o
inviluppo, punti di schiacciamento, formazione di punti taglienti, ...)
concludiamo questa breve presentazione ricordando che per ridurre il rischio
meccanico occorre “
spezzare la catena
degli eventi”.
Senza dimenticare infine, oltre
alla formazione dei lavoratori, la necessità di:
- autoispezioni e verifiche;
- “rendere noto a tutti ogni
evento che poteva trasformarsi in un incidente in determinate condizioni ( Mancati
incidenti)”;
- “ricordare bene la successione
degli eventi per evitare il nostro incidente”.
“ La sicurezza - Rischio meccanico - Allegato VII verifica
attrezzature - Allegato V requisiti di sicurezza delle attrezzature”, a
cura dell’Ing. Francesco Di Bella (Commissione formazione dell'Ordine degli
ingegneri di Palermo), versione aggiornata a ottobre 2013 (formato PDF, 8.12
MB).
RTM
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